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Il Lecce si ritrova terzultimo. In settimana Figc e Lega decidono sullo stop

Recuperate alcune gare non disputate nello scorso fine settimana: Genoa e Samp vincono. L'associazione dei calciatori voleva fermarsi subito, poi il diktat

LECCE - Nella domenica più surreale che ci si potesse aspettare, il mondo del calcio ha deciso ancora una volta di scrivere una pagina a sé, facendo disputare i recuperi previsti della 26esima giornata nonostante l'associazione dei calciatori e il ministro dello Sport si fossero pronunciati per la sospensione del campionato. Poi si sono imposti i club, o meglio la Lega di Serie A, che più del virus teme l'eventuale richiesta di risarcimenti da parte dei detentori dei diritti televisivi. 

A rimetterci in termini di classifica è stato il Lecce, costretto oggi a seguire da spettatore le partite in programma a porte chiuse: il Genoa ha vinto in trasferta col Milan per 1 a 2, la Sampdoria con identico risultato ha battuto il Verona che era passato in vantaggio e la Spal ha espugnato Parma (1 a 0). Alle 18 in campo Udinese e Fiorentina, in serata Juventus e Inter e domani Sassuolo-Brescia. La squadra di Liverani è dunque terzultima, perché a parità di punti, 25, il Genoa ha una migliore differenza reti. La Samp è salita a quota 26 e deve ancora recuperare una gara, quella contro l'Inter. Spal e Brescia sono rispettivamente a 18 e 16 punti.

Cosa temono i tifosi del Lecce

I tifosi del Lecce sono terrorizzati dall'idea che un'interruzione anticipata del campionato, finisca per condannare alla retrocessione una squadra che, salvo le primissime giornate, non è mai stata tra le ultime tre prima di oggi. Figc e Lega ne discuteranno in settimana: appare scontata, oggi, una sospensione almeno fino al 3 aprile, data di scadenza delle misure restrittive disposte dal governo. Poi molto dipenderà dalla decisione sul Campionato Europeo, previsto per la prima volta in forma itinerante con partite disputate in dodici diverse città del Vecchio Continente: un annullamento della competizione internazionale aprirebbe la possibilità di prolungare il campionato italiano, altrimenti destinato a concludersi il 24 maggio. 

Non ci sono riferimenti regolamentari

Certo è che non ci sono precedenti utilizzabili né norme regolamentari che possano venire in soccorso: un'ipotesi porta a considerare valida la classifica derivante dall'ultima giornata disputata da tutte le squadre: al momento è la 24esima (Lecce-Spal, con i salentini fuori dalla zona rossa), perché sebbene tra oggi e domani si completi la 26esima (e così il Lecce sarebbe terzultimo), la 25esima ha registrato il rinvio di quattro partite. Sarebbe illogico, in questo contesto, prendere come riferimento l'ultimo turno, invertendo l'ordine del calendario. Altrettanto vero è che il calcio italiano non è nuovo a trovate singolari e dunque la cosa migliore è attendere le decisioni che arriveranno in settimana, augurando intanto che la diffusione dell'epidemia di Covid-19 inizi a rallentare.

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