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Questo Lecce è di un altro pianeta. Ed è già fuga solitaria

Con la Tritium finisce 2 a 0. Due legni e un gran portiere impediscono ai giallorossi di dilagare. Gli ospiti, 22 anni di media, hanno giocato in dieci per cinquanta minuti. Diniz in gol al 12', raddoppia Falco a inizio ripresa

LECCE – Meno male che c’è il calcio giocato. Al termine di una settimana disturbata da schermaglie tra i Semeraro e i Tesoro (e di conseguenza tra i soliti guelfi e ghibellini), il Lecce di Franco Lerda regola la Tritium con un 2 a 0 che sta stretto alla formazione di casa che avrebbe dilagato nel punteggio se non fosse stato per due legni – clamoroso il palo su bolide di Chiricò da oltre 30 metri – e per la bravura del 21enne Matteo Nodari, portiere dei lombardi, strepitoso per due volte su Bogliacino.

Gli ospiti hanno giocato in dieci uomini dalla fine della prima frazione per l’espulsione di Martinelli (doppia ammonizione), ma nemmeno in parità numerica sono mai riusciti ad impensierire la retroguardia giallorossa, dove Di Maio ha preso il posto di Esposito, fermato da un risentimento muscolare (della scorsa stagione in campo solo Benassi). Micidiale nell’abbrivio di entrambe le frazioni, il Lecce ha controllato agevolmente la gara: troppo netto il divario tecnico e di esperienza rispetto alla squadra di Trezzo sull’Adda, 22 anni di media (applausi) ed un solo giocatore sopra i 30, il capitano Enrico Bortolotto.

Dopo un tentativo in scivolata di Bogliacino, ben pescato in area di rigore da Chricò, e un certo nervosismo di De Rose – richiamato al terzo fallo dal suo allenatore -, il Lecce trova quasi subito il vantaggio: al minuto 11 Martinelli atterra Pià lanciato lateralmente verso la porta, il cartellino giallo è inevitabile. Calcia Bogliacino e la difesa schierata a zona lascia Pià libero di fare da sponda per l’accorrente Diniz che non deve far altro che girare di testa la palla in rete.

Al 24’ Falco va in gol, ma l’arbitro, su segnalazione dell’assistente, annulla per fuorigioco: è possibile sia stata giudicata irregolare la posizione di Pià che, sul tiro fuori misura di Memushaj, prova ad intercettare la sfera prima che questa finisca tra i piedi del giovane compagno di squadra. Il primo tiro della Tritium arriva dopo 25 minuti, ma Benassi deve solo chinarsi a raccogliere il pallone. Sull’azione successiva Bogliacino taglia bene la difesa avversaria, si prepara il tiro rientrando verso il centro dell’area ma trova la pronta opposizione di Rodari. Per amor di verità bisogna riconoscere che l’occasione del Lecce era stata propiziata dal mancato intervento del signor Lanza che aveva lasciato correre su una trattenuta piuttosto evidente ai danni di Bortolotto.

tifosi 001-2La Tritium - seguita nel Salento da due encomiabili tifosi - fa una fatica enorme ad affacciarsi dalle parti di Benassi, riuscendoci solo con qualche tiro senza pretese. Più concreta è l’occasione per Bogliacino, pescato in area, tutto solo, dal preciso cross di Chiricò, ma il centrocampista offensivo, di testa, non è preciso. Al 32’ uno dei due centrali della compagine lombarda, Tesso, riesce ad anticipare in scivolata Pià prima che il brasiliano si involi verso Nodari. Gli inserimenti dei giocatori del Lecce mandano costantemente in apprensione la linea difensiva degli ospiti. Al 37’ Tommaso Arrigoni si fa male e lascia il posto a Cogliati. Due minuti e Martinelli, ingenuamente, commette il secondo fallo da ammonizione e viene mandato anzitempo negli spogliatoi. Gli ospiti lasciano sostanzialmente inalterato il proprio assetto: da un 4-3-3 che in realtà è un 4-5-1 passano, giocoforza, al 4-4-1.

Al 41’ una respinta del portiere finisce sul destro di Vanin che scocca un bel tiro al volo, ma la mira è leggermente fuori misura. Ad un minuto dalla fine del primo tempo anche l’altro Arrigoni, Matteo, è costretto a fermarsi (entra Teoldi). Prima dell’intervallo, c’è ancora il tempo per assistere ad un capolavoro di balistica di Chricò: da circa 35metri, decentrato sulla sinistra, lascia partire un bolide che Nodari non riesce nemmeno ad avvicinare nonostante un gran balzo, ma ci pensa il palo a stroncare l’urlo di gioia del folletto brindisino, acclamato dal pubblico.

La squadra di casa chiude i conti ad inizio ripresa: Falco, dopo due minuti, trova il varco su assist di Vanin e batte Nodari in uscita. Al 53’il giovane portiere ospite sfodera una gran parata su colpo di testa di Memushaj mentre un minuto dopo viene aiutato dalla traversa sulla quale rimbalza il tiro dell’albanese. La Tritium è alle corde, ma il Lecce lentamente molla la presa: il caldo è opprimente e il risultato acquisito. Al minuto 57 Foti prende il posto di Falco e va a fare la punta centrale. Al 63’il tecnico Cazzaniga (che sostituisce lo squalificato Bertani) manda in campo un attaccante, Spampatti per Chinellato, ma tatticamente non cambia nulla.

Lerda concede venti minuti di gioco al sedicenne Di Mariano che si schiera sul fronte sinistro mentre Chiricò passa a destra. Il Lecce ha ancora un paio di ghiotte occasioni, una con Pià – attento il solito Nodari -, l'altra proprio con l’ultimo entrato che spedisce sul fondo un diagonale calciato col destro. Un istante prima del triplice fischio finale Malcore, entrato a otto minuti dal termine per Chiricò, viene fermato per fuorigioco mentre sta per battere a rete. Per la formazione giallorossa, alla quinta vittoria consecutiva, è già fuga: sono cinque i punti di vantaggio sulla seconda in classifica, la Virtus Entella. Le prossime tre gare in calendario (Como in trasferta, Virtus in casa e Trapani di nuovo in trasferta) diranno se il Lecce è veramente una squadra di marziani per questa categoria.

 

Il tabellino
Lecce (4-2-3-1): Benassi; Vanin, Diniz, Di Maio, Tomi; Memushaj, De Rose; Chiricò (82' Malcore), Falco (57' Foti), Bogliacino (70' Di Mariano); Pià. Allenatore: Lerda
 
Tritium (4-3-3): Nodari: Martinelli, Riva, Arrigoni M. (44'Teoldi), Teso; Bossa, Bortolotto, Corti; Chinellato (73' Spampatti), Arrigoni T. (37' Cogliati), Casiraghi. Allenatore: Cazzaniga
 
Arbitro: Lanza di Nichelino.
Marcatori: 12' Diniz (L), 47' Falco (L).
Espulso: 39' Martinelli (T) per doppia ammonizione.
Ammonito: 49' Bossa (T).
Spettatori 5248 di cui 2372 paganti.
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