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Il Lecce a Perugia con il 3-5-2. Lettera aperta di tre associazioni di tifosi

Franco Lerda sembra intenzionato ad irrobustire la linea mediana per iniziare a muovere la classifica. Lecce in azione, Noi Lecce e Salento Giallorosso chiedono a tutte le componenti di fare quadrato per uscire dall'attuale situazione

LECCE - “Ho lavorato molto sull’aspetto mentale dei ragazzi e continuerò a farlo, da loro ho avuto risposte importanti, trovando grandissima disponibilità”. Dal ritiro di Norcia, l’allenatore del Lecce, Franco Lerda, prova a stemperare la tensione che inevitabilmente avverte tutto l’ambiente giallorosso dopo le quattro sconfitte consecutive che hanno portato all’esonero di Francesco Moriero.

Il tecnico piemontese, dopo una settimana di allenamenti intensi anche dal punto di vista psicologico, secondo quanto riportato dal sito ufficiale del club dice di avere ancora qualche dubbio rispetto alla formazione da schierare, ma la scelta del modulo sembra caduta sul 3-5-2 che ha provato più volte in settimana. Un assetto, questo, con il quale si punta a creare una diga a centrocampo ma anche a sostenere le punte con gli inserimenti a turno. Fuori Miccoli per infortunio e Ferrero e D’Ambrosio per squalifica, Lerda rispetto al suo predecessore potrà contare su Lopez – è arrivato il transfer –, Diniz e Sacilotto.

A Perugia c’è grande attesa per un confronto che richiama precedenti in categorie più prestigiose. I biancorossi, con quattro punti in classifica, puntano al bottino pieno per avvicinare le posizioni di testa. Lerda non pare scomporsi più di tanto: “Il Perugia? Ho visto un paio di gare che hanno disputato, posso dire che sono una squadra attrezzata per le posizioni alte della classifica. Hanno lo stesso allenatore dello scorso anno, e i giocatori conoscono le idee del proprio tecnico. Quella di domani sarà una bella partita, tra due piazze importanti.”

E mentre la squadra si prepara a questa importante sfida, a Lecce soffiano venti di tregua. L’isteria collettiva delle scorse settimane – tramutatasi in una sorta di caccia alle streghe – sembra cedere il passo alla consapevolezza che il gioco al massacro del tutti contro tutti non possa portare a nulla di buono.

Lettera aperta per ricompattare l’ambiente giallorosso.

Così le associazioni Lecce in azione, Noi Lecce e Salento Giallorosso dopo aver analizzato questo terribile inizio di campionato invitano il pubblico a stringersi intorno alla squadra rinviando i conti a fine campionato. Gli autori della lettera aperta riconoscono errori in capo alla società – per non essersi dotata di una figura esperta a sostegno del direttore sportivo -, a Moriero per non aver dato una benché minima identità ad un gruppo comunque totalmente rinnovato, ma anche ai tifosi e ai giornalisti, chiedono di deporre le armi e stringersi a coorte.

“Ognuno ha le sue idee ed è giusto che le esprima – è scritto infatti in una lettera aperta - ma, in questo preciso momento, noi tifosi, che quando la squadra avversaria segna non riusciamo neppure a parlare - figuriamoci a battere le mani -, che quando torniamo a casa abbiamo scritto in faccia il risultato della partita, che ad agosto riempiamo fogli con improbabili formazioni e calciatori che probabilmente non arriveranno mai, che non abbiamo nessun altro interesse personale che non sia il bene del Lecce, ebbene, tutti noi siamo chiamati ad una prova di maturità: lasciarci andare ad atteggiamenti isterici ed a tratti autolesionisti o, piuttosto, provare - nonostante le difficoltà - a fare blocco unico intorno alla squadra, tifando incondizionatamente per 5 mesi e rimandando a fine campionato qualsiasi processo, qualsiasi decisione, qualsiasi schieramento pro o contro questo o quello, nella convinzione che la squadra, migliorando pian piano nella forma fisica e nel gioco, possa raggiungere quantomeno i playoff in condizioni di crescita ideali per poi giocarsela”.

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