rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Sport

Corsa in campo ed equilibrio fuori: mister Liverani predica buonsenso

Alla viglia della gara contro l'Akragas, l'allenatore del Lecce smorza voli pindarici: "Pensare di vincere con grandi distacchi è fantacalcio"

LECCE – Un testacoda per ripartire di slancio. La partita in programma domani, sabato, tra Akragas e Lecce (sul campo del Siracusa) offre ai giallorossi la possibilità di un immediato riscatto dopo la prima sconfitta della gestione Liverani, quella con la Juve Stabia,  la seconda di tutto il campionato.

I numeri, impietosamente, dicono che per i salentini l’opportunità è di quelle che non si possono mancare, una sorta di calcio di rigore in movimento. I siciliani hanno solo 11 punti in classifica, attraversano una fase molto precaria a livello ambientale con forti attriti tra la tifoseria e il patron Alessi, al quale potrebbe subentrare una cordata di imprenditori iraniani.

Akragas, tra passato e presente

Ma l’Akragas è anche la squadra che strappò al Via del Mare un pareggio a reti bianche, grazie alla strepitosa prestazione del portiere Vono e a una clamorosa svista arbitrale per un rigore non concesso al Lecce nel finale. Da quella gara dunque, è partita la conferenza della vigilia di mister Liverani: “Nella partita di andata abbiamo disputato una delle nostre migliori partite. Domani la squadra deve recuperare i punti persi domenica, come sempre ha fatto, rispettando gli avversari. Per fortuna in questo periodo di maltempo avremo la fortuna di giocare su un buon sintetico, quello di Siracusa, dove si può fare calcio in un certo modo”.

Gli aspetti da migliorare

Ritornando invece indietro di una settimana, al match con la Juve Stabia, l’allenatore ha sottolineato gli aspetti da migliorare: “La velocità di esecuzione e la transizione del pallone. In occasione del gol c’è stato un difetto di comunicazione, ma anche dopo l’intervento non riuscito di Cosenza, il loro attaccante era da solo contro due, non bisognava farsi prendere dalla foga. I nostri difensori centrali comunque vengono da buone prestazioni, più in generale è stato un errore collettivo perché Arrigoni, Mancosu, Di Matteo dovevano ripiegare più velocemente (sul rimorchio di Mastalli, ndr). Invece probabilmente c’era la convinzione che Cosenza e Marino su quel lancio lungo avrebbero avuto la meglio e con la testa abbiamo mollato, ma ogni volta che c’è una fase di non possesso, dobbiamo pensare all’ipotesi più negativa”.

Tra sogno e realtà: il fantacalcio

Terminata la breve disamina, il tecnico romano indica la via, sul campo e fuori, per avvicinarsi al traguardo della promozione: “A dieci partite dalla fine (più il turno di riposo per il Lecce, ndr) tutti dobbiamo riprendere a correre. Chi pensa che un campionato si possa vincere con dieci, quindici punti di vantaggio parla di fantacalcio. Se a settembre avessi detto che a questo punto del torneo avremmo avuto sette punti sul Catania e nove sul Trapani mi avreste preso per matto. Certo siamo consapevoli che dobbiamo vincere. Detto questo bisogna finirla con gli alti e bassi umorali perché in questi mesi la nostra forza è stata l’equilibrio, della società, dello staff, dei calciatori. La squadra non cerca alibi, da questo punto di vista è molto matura. Sono sicuro che giocheremo con intensità e determinazione”.

Un pensiero per Riccardi

Da ultimo un doveroso pensiero per Davide Riccardi, la cui stagione è terminata per una lesione al crociato anteriore del ginocchio destro: “Sono molto dispiaciuto perché Riccardi è un ragazzo eccezionale, oltre che un calciatore che ci sarebbe stato molto utile in questo finale di campionato. Peccato perché, come spesso accade in casi del genere, l’infortunio è avvenuto in maniera banale, nel corso di un esercizio tattico. Lui è consapevole di tutta la nostra stima e speriamo di fargli un regalo al termine di una settimana travagliata”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corsa in campo ed equilibrio fuori: mister Liverani predica buonsenso

LeccePrima è in caricamento