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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Osti, il primo obiettivo da centrare è il nuovo tecnico

L'uomo che ha portato Miccoli alla Ternana e riportato Chevanton in Italia, ha esordito davanti ai cronisti: "Di nuovo in serie A grazie a una società gloriosa". Mossa da non fallire, la guida tecnica

LECCE - Accompagnato dal presidente Pierandrea Semeraro, il nuovo direttore sportivo del Lecce, Carlo Osti, ha tenuto la sua prima conferenza stampa. L'accordo è stato raggiunto due giorni fa con Claudio Fenucci, a Milano, ma l'attuale amministratore delegato oggi non c'era.

Il mandato di Osti sarà saldamente vincolato a paletti di bilancio "inderogabili" - ha precisato Semeraro - oltre che alle possibili evoluzioni sul fronte societario, sia per quanto riguarda il passaggio di consegne interno al gruppo, sia per ciò che concerne la vendita del pacchetto azionario della famiglia Semeraro. Rispetto al quale, il massimo dirigente ha puntualmente glissato, schivando domande e allusioni: "Se ne parlerà se e quando ci saranno novità da comunicare".

Una sorta di forche caudine, che per il ds sono soltanto "una sfida come altre in passato, perché non mi è mai capitato di operare in condizioni molto diverse. La motivazione principale che mi ha spinto ad accettare è stata quella di tornare in A, grazie ad una società gloriosa e sono convinto che si potrà fare un buon lavoro per conservare la massima categoria che rappresenta un bene prezioso, di risorse e di visibilità".

Un passato di calciatore di buon livello, Osti, 53 anni, rientra nel giro dopo il divorzio dall'Atalanta, all'epoca del'avvicendamento tra Ruggeri e Percassi, a retrocessione avvenuta. E' stato lui a portare Miccoli dal Casarano alla Ternana, "quando non erano in molti a credere in lui"; è stato sempre lui a riportare in Italia Ernesto Javier Chevanton che, a questo punto, potrebbe avere qualche possibilità in più di rimanere: "E' un ragazzo generoso, qualche volta troppo istintivo ma è funambolico e ha giocate di gran classe".

Le necessità di bilancio imporranno operazioni molto ponderate e sarà necessario prima vendere gli uomini mercato. Ma tutte le operazioni in entrata saranno concordate con il nuovo allenatore. Non si è sbilanciato, Osti, al riguardo, precisando che quella del tecnico è la scelta più importante, quella dalla quale dipenderà tutto il resto. Per questo è possibile che il Lecce possa prendersi ancora qualche giorno, anche se, necessariamente, la decisione verrà comunque ufficializzata a breve. Potrebbe essere un emergente - Torrente o Moriero - oppure un allenatore con esperienza ma non di primissimo piano, magari uno di quelli che recentemente hanno trovato occasioni di rilancio. Il ventaglio è teoricamente ampio.

Dal punto di vista tecnico è tuttavia abbastanza ovvio che il Lecce ripartirà dall'intelaiatura dello scorso anno. "Ho visto il Lecce dal vivo solo in una partita, a Parma, ma l'ho seguito in televisione diverse volte: ha sempre giocato apertamente, a me piaceva", ha riconosciuto Osti, il cui arrivo è però una correzione di rotta rispetto alla scelta di programmare un ciclo senza la figura del direttore sportivo: "Per quello che è il calcio italiano credo che sia una direzione normale, magari altrove può essere diverso".

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