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I voti dei giallorossi

Le pagelle di Lecce-Crotone: il top sull'asse Tuia, Hjulmand e Coda

Il difensore centrale annulla Mulattieri, il centrocampista danese dirige l'orchestra e confeziona un assist al bacio che l'attaccante non spreca

LECCE - Nella dodicesima vittoria stagionale del Lecce, 3 a 0 con il Crotone, spiccano le prestazioni di Tuia, Hjulmand e Coda. Ha vissuto un pomeriggio di quasi totale tranquilità Gabriel che tuttavia, nell'unica vera circostanza in cui è stato chiamato in causa, ha dimostrato tempismo e concentrazione. Un gradino sotto la sufficienza il solo Ragusa, ma nemmeno di tanto.

Le foto della vittoria contro il Crotone (Chilla)

Gabriel 6: sveste il ruolo dello spettatore al 58’ con una provvidenziale e chirurgica uscita su Kargbo lanciato in area di rigore.

Calabresi 6,5: indomito, delle volte testardo, qualche volta perde ingenuamente palla ma si fa sempre perdonare mettendoci carattere e corsa. Bella la percussione culminata con il passaggio che porta Helgason a un passo dal gol, si ripete con il cross per Majer e suo anche il cross nell'azione del gol di Strefezza.

Lucioni 6,5: il suo lavoro è agevolato da un Tuia in gran spolvero. Vicino al gol con un colpo di testa.

Tuia 7: al rientro dopo qualche apprensione familiare, sfodera una prestazione notevole, vincendo praticamente tutti i duelli con Mulattieri e interrompendo con un paio di scivolate azioni di una certa pericolosità potenziale. Dal 73’ Simic 6: un voto politico, considerato che al suo ingresso il Crotone è praticamente inerme, ma di lui ci sarà bisogno.

Barreca 6: Si concede qualche pausa che Baroni non gradisce, ma forse paga anche il fatto che Ghersini non gliene fischia una a favore. Dai suoi piedi, comunque, i cross migliori.

Majer 6,5: in ripresa dopo alcune uscite appannate. Saro, sullo 0 a 0, gli nega il gol.

Hjulmand 7: per la perfezione gli manca ancora qualcosa, ma nella sua partita sostanza e qualità vanno di pari passo. Lo seguono come ombre, ma il pedinamento viene neutralizzato dopo un quarto d’ora.

Helgason 6: dopo che Saro gli nega la gioia del suo primo gol in Italia forse si deprime un poco. In crescita, sì, sul piano tecnico e tattico ma un pizzico di agonismo in più non gli farebbe male. Dal 60’ Blin 6: gioca da interno e il dinamismo gli basta per guadagnarsi la pagnotta.

Strefezza 6,5: guardato a vista, sembra che stia un poco sulle sue, ma ogni volta che entra nel gioco lascia il segno. Il gol è meno facile di quel che sembra. Dal 60’ Di Mariano 6: peccato per l’ammonizione, ma rispetto all’opaca fase che stava vivendo si sono visti segnali incoraggianti, sta tornando.

Coda 7,5: fa il suo dovere di attaccante finalizzando l’invenzione di Hjulmand, si riscatta dal dischetto e si spende davvero tanto per i compagni. Dal 78’ Rodriguez 6: il colpo di testa che rimbalza sulla traversa è l'acuto di una apparizione che serve come viatico verso il suo pieno recupero.

Ragusa 5,5: Sbaglia un’occasione importante per far gol, l’intesa con i compagni è ancora intermittente ma dei progressi si sono visti. Dal 60’ Listkowski 6: due importanti progressioni palla al piede sono la conferma che il ruolo di esterno d’attacco gli può riservare tante soddisfazioni.

Baroni voto 7: sta portando tutti gli effettivi a essere protagonisti del suo progetto e non è una cosa che riesce a molti allenatori. La squadra, nel complesso, lo segue con grande applicazione e i risultati, oltre che i dati, sono dalla sua.

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