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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Le pagelle. Pessina, visione di gioco da regista maturo. Mister Braglia indovina le mosse

Ad Agrigento l'allenatore lancia nella mischia il 18enne lasciando De Feudis in panchina e arretra e accentra Surraco. Entrambe le scelte si rivelano felici. Ancora una buona prestazione di Perucchini tra i pali. Legittimo, per una volta, al di sotto della sufficienza

LECCE – Nella sesta vittoria stagionale del Lecce c’è ancora lo zampino di Filippo Perucchini (6,5) che con le parate su tiro di Madonia nel primo tempo e di Leonetti nella ripresa si conferma in crescita. Se poi fosse riuscito a chiudere anche sul diagonale altresì vincente di Savanorola sarebbe stato perfetto.

Il goal dell’Akragas è conseguenza di uno svarione di Legittimo (5,5) che anche prima dell’errore era andato in sofferenza nel settore di sua responsabilità. A destra invece Lepore (6) tiene discretamente, corre generosamente e innesta con un preziosismo l’azione del primo goal dei giallorossi: un colpo sotto che mette Surraco in condizione di servire un assist all’attaccante.

Dei tre centrali Freddi (6,5) è il migliore e sfiora anche il goal, di testa, nell’occasione che comunque porta al raddoppio. Camisa (6) non demerita ma rimedia un’espulsione per doppio giallo anche per colpa di Abruzzese (6) che, nei minuti di recupero, sbaglia completamente un rinvio servendo l’avversario poi sgambettato dal difensore salentino.

Capitan Papini (6,5) oltre al suo solito lavoro di interdizione riesce meglio di altre volte a fare anche quello del regista. Pessina (7), a parte un leggero calo quando l’Akragas spinge per il pareggio, conferma di avere visione di gioco, la giusta intraprendenza e anche la tenuta atletica. Giovane com’è, si è tolto la soddisfazione di non far rimpiangere De Feudis.

Surraco (6,5) come interno di centrocampo si fa vedere meno di altre volte e si spende con più intelligenza anche in fase di copertura. Ciò nonostante è bersaglio prediletto degli avversari e autore dell’assist per Moscardelli (6,5) che ritrova il goal nell’arco di una buona prestazione. Curiale (6) rompe il digiuno ma più del goal, che francamente non poteva sbagliare, colpisce la progressione con la quale taglia il campo in un veloce contropiede: segno che la sua forza attendeva di essere liberata. Ora tocca a lui recuperare il terreno perduto.  

Cosenza (6), non tarda a entrare in partita e a serrare i ranghi, Diop (6,5), fa bene e non solo per il rigore conquistato e trasformato e insieme a Vecsei (6) consente alla squadra di allentare la morsa dell’Akragas e di tenerne in apprensione la retroguardia. Mister Braglia (6,5) indovina la mossa Pessina e anche quella di arretrare e accentrare Surraco. Se riuscisse a recuperare il miglior Curiale avrà un potenziale offensivo con pochi eguali.

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