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Le pagelle dei giallorossi dopo Lecce-Spal: Coda comunque decisivo

I salentini nel primo tempo subiscono gli avversari, ma corrono comunque pochi rischi. Nella ripresa costruiscono i presupposti per la conquista dei tre punti

LECCE - Helgason si guadagna la palma di migliore in campo della gara tra il Lecce e la Spal, vinta dai salentini per 1 a 0: in poco più di mezz'ora il 21enne islandese realizza il suo primo gol, serve a Di Mariano un assist dopo aver rubato palla a un avversario ma, prima ancora, rimette in sesto la linea mediana del Lecce con i movimenti in profondità che Baroni pretende dai suoi interni. Di seguito le pagella dei giallorossi.

Gabriel: di fatto si limita all’ordinaria amministrazione, anche se se la vede brutta su colpo di testa di Vicari e su tiro di Colombo. Voto 6

Calabresi: è tra quelli più in palla nel primo tempo e tiene il punto, nel secondo avanza insieme a tutta la squadra. Non vorrebbe nemmeno uscire, quando Baroni lo sostituisce con Gendrey al minuto 85. Voto 6,5

Gendrey: un fallo evitabile su Mora e uno slalom del diretto avversario gli valgono un giudizio insufficiente. I pochi minuti a disposizione sono, però, un’attenuante. Voto 5,5

Lucioni: Partita di grande attenzione e puntualità negli interventi. Pericoloso però un retropassaggio al portiere quando avrebbe potuto concedere un semplice fallo laterale. Voto 6,5

Tuia: è arcigno, falloso quando serve, ma sa essere anche pulito, quasi elegante. Esce malconcio ma dovrebbe trattarsi solo di una botta. Voto 6,5.

Dermaku: fa quel che è necessario, alzare la diga nell’ultima mezzora dopo il gol di Helgason e tenere Gabriel in condizioni di relativa sicurezza. Voto 6

Gallo: cose molto buone alternate ad errori, meglio in fase di copertura che di spinta. Alla terza gara di fila in sette giorni dimostra comunque una buona tenuta fisica. Voto 6

Blin: gara meno felice delle due precedenti. Che sia un poco stanco lo si nota. La costruzione del gioco, si sa, non è il suo lato forte, mentre in copertura è molto più a suo agio. Voto 6

Helgason: il suo ingresso, dopo quello di Bjorkengren, completa il reset del Lecce. Molto bravo sul gol: per il taglio, per la freddezza nel tiro. Serve anche una occasione d’oro a Di Mariano. Voto 7,5

Hjulmand: poiché è umano anche lui, normale che accusi fatica dopo aver praticamente sempre giocato. Nella fase di spinta il danese trova difficoltà anche perché non bene supportato, ma è comunque necessario e trascinatore. Voto 6

Gargiulo: non riesce a dare un senso compiuto alla sua gara, poca profondità, scarsa precisione. La sostituzione è meritata. Voto 5

Bjorkengren: in campo per tutto il secondo tempo fa pulizia nella sua zona di campo. Corre, si fa trovare libero, ripiega con puntualità. Voto 6,5

Strefezza: il Lecce diventa pericoloso quando lui accelera. Un taglio verso il centro, un ribaltamento di fronte: così, a sprazzi, accende la gara. Preoccupazione costante per gli avversari: voto 6,5.

Ragusa: Più o meno il discorso di Gendrey. Voto 5,5

Coda: la sua presenza nel vivo del gioco è oggettiva. Tira, a volte male a volte bene, fa salire la squadra e manda in porta Helgason. Voto 7

Di Mariano: tecnicamente riesce a piazzare due o tre giocate che mandano fuori fase gli avversari. L’azione del gol parte da una sua iniziativa. Si divora il secondo gol: un rimbalzo lo penalizza, ma la scelta migliore sarebbe stata il controllo per poi piazzare il pallone. Voto 6

Baroni: Nel primo tempo perde la sfida tattica con il collega Venturato, nel secondo si riscatta portando con l’inserimento di Bjorkengren prima ed Helgason poi la gara dalla parte del suo Lecce. Voto 6,5

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