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Lecce, Palazzi invoca la Lega Pro e sei punti di penalizzazione

Il procuratore federale propone alla disciplinare di retrocedere i salentini con punti in meno nel prossimo campionato. Per Pierandrea Semeraro invocati cinque anni di inibizione e la preclusione. Verdetti entro il 10 agosto

LECCE - “Retrocessione in Lega Pro e sei punti di penalizzazione”. La richiesta del procuratore federale, Stefano Palazzi, ai danni del Lecce era quella più attesa. Forse persino scontata. E nel corso del processo sportivo sul caso “calcio scommesse” che si sta tenendo a Roma presso l’ex ostello della gioventù del Foro Italico, è emersa come previsto ampiamente alla vigilia.

Eppure un filo di speranza, nel veder almeno annullato il passaggio nella serie inferiore c’era, alla luce dei risultati raccolti dal Bari stamattina, seppur tramite patteggiamento. Nessuno sconto, invece, alla società di Via Templari, che ora vede davvero concretizzarsi la mannaia della doppia retrocessione, dopo quella maturata sul campo lo scorso maggio. Fatale la responsabilità oggettiva di cui i salentini vengono investiti.

Ma la batosta arriva anche per Pierandrea Semeraro, l’uomo finito sulla graticola per il presunto coinvolgimento nella combine del derby pugliese, giocato nel maggio 2011, al San Nicola di Bari. Per l’ex presidente dei giallorossi sono cinque gli anni richiesti di inibizione dal mondo sportivo più la preclusione. L’accusa è quella di illecito sportivo. Determinante l’ultima settimana che separa dai verdetti che, con ogni probabilità, verranno emessi tra l’8 e il 10 agosto.

Nell’arringa, Palazzi ha chiesto, dunque, la retrocessione diretta dei salentini dalla serie B alla Lega Pro (la vecchia C), con ulteriori sei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Nella stessa giornata e nella stessa discussione, maxi stangata anche per gli juventini Simone Pepe, che rischia un anno di fermo, e Leonardo Bonucci che ne rischia tre e mezzo.

Riguardano tre club e 12 tesserati le richieste di condanna di Palazzi, presentate alla Commissione disciplinare: Bologna (2 punti di penalizzazione e 50mila euro di ammenda), Lecce (retrocessione in Lega Pro e 6 punti di penalizzazione), Udinese (50mila euro di ammenda).

Tra i tesserati, l’ex calciatore Antonio Bellavista (9 mesi in continuazione alla squalifica di 5 anni più preclusione), Nicola Belmonte del Siena (4 anni di squalifica), Simone Bentivoglio del Chievo (3 anni e 6 mesi), Leonardo Bonucci della Juventus (3 anni e 6 mesi), Marco Di Vaio del Montreal Impact (un anno); Stefano Guberti della Roma (3 anni), Salvatore Masiello del Torino (3 anni e 6 mesi), Daniele Padelli della Sampdoria (3 anni), Simone Pepe della Juventus (un anno), Daniele Portanova del Bologna (3 anni), Pierandrea Semeraro, ex presidente del Lecce calcio (5 anni d'inibizione più preclusione), Giuseppe Vives del Torino (3 anni e 6 mesi).

 

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