rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Sport

Calcio & scommesse, il Lecce prosciolto anche in secondo grado

Per la giustizia sportiva al club salentino non si può ascrivere alcuna responsabilità sui presunti illeciti: respinto il ricorso del procuratore Palazzi. Per Ferrario squalifica ridotta di due mesi. Supplemento di indagini per la Lazio ed il suo capitano, Mauri

ROMA – La Corte federale della Figc ha stabilito la piena innocenza del Lecce e dei calciatori Massimiliano Benassi e Antonio Rosati rispetto alla presunta manipolazione della gara Lecce - Lazio, ultima gara della stagione 2010/2011. I nove membri del collegio giudicante - presidente Gerardo Mastrandrea - hanno infatti respinto in tarda serata l'appello proposto dal procuratore federale, Stefano Palazzi, avverso la sentanza di primo grado della Commissione disciplinare. A Stefano Ferrario è stata inoltre accordata una riduzione di due mesi della squalifica (da sei a quattro).

Per il club salentino, accusato di responsabilità diretta, era stata riformulata la richiesta di tre punti di penalizzazione mentre per i calciatori all'epoca in giallorosso la squalificata invocata era di tre anni e sei mesi. La linea difensiva tracciata dall'avvocato del sodalizio leccese, Saverio Sticchi Damiani (nella foto, sotto, durante il dibattimento), ha dunque retto con successo al nuovo assalto dell'accusa che, invece, ha fatto qualche breccia nel collegio giudicante per quanto concerne l'altra gara "incriminata", Genoa-Lazio, almeno per quanto riguarda le posizione del club capitolino e del suo capitano, Stefano Mauri.

sticchi_damiani-2Per il momento resta dunque valido il giudizio reso in prima istanza: il calciatore dovrà dunque saltare la Supercoppa italiana in programma domenica all'Olimpico contro la Juventus. Aumentata invece da quattro a sei mesi la sanzione per Mario Cassano, confermata invece quella inflitta Alessandro Zamperini, che in primo grado aveva preso due anni. Confermato il proscioglimento anche per il Genoa e per l'ex rossoblu Omar Milanetto.

Il processo sportivo è nato da uno dei filoni di indagine della Procura di Cremona e si incentra sull'ipotesi di alterazione del regolare svolgimento delle due partite. Gli inquirenti lombardi sarebbero in possesso di una carta che al momento è rimasta segreta e che ricondurrebbe ad una figura centrale nella trama di presunte combine. L'inchiesta penale, dunque, che è altra cosa dalla giustizia sportiva, potrebbe riservare ancora molte sorprese. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcio & scommesse, il Lecce prosciolto anche in secondo grado

LeccePrima è in caricamento