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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Brindisi-Corfù: il maestrale lancia la regata con 118 imbarcazioni alla partenza

In corso la 30esima edizione della competizione velistica: il comitato di regata ha optato per l'eliminazione del cancello di Otranto per evitare che il vento sotto costa potesse ostacolare la flotta. I più veloci attesi al largo dell'isola greca già per l'alba

BRINDISI - Spazzate da un vento fresco di maestrale le fosche previsioni meteo di alcuni giorni fa: per le 112 imbarcazioni che si sono presentate sulla linea di partenza sulle 118 iscritte della vigilia, lo start della XXX Regata Internazionale Brindisi-Corfù è avvenuto con 12 nodi. La prima delle due partenze era riservata alle 12 barche del gruppo A, i maxi, e per i cinque multiscafi in gara. Quasi tutti hanno scelto il fiocco come vela di prua per lo spunto iniziale, poi appena fuori dal ridosso della Diga di Punta Riso, lasco con gennaker e prue sulla meda del Trombillo a due miglia circa dal porto, da lasciare a dritta prima di puntare su Corfù. Va detto infatti che è stato deciso dal comitato di regata di abolire il cancello di Otranto, per evitare che cali di vento sotto costa potessero ostacolare la flotta.

Subito un duello già visto tra Idrusa di Paolo Montefusco e Team Sistiana, tallonati da Moonshine di Edoardo Ziccarelli, non così potente il Cori 52 marchigiano come la barca salentina e quella triestina, ma con un rating più favorevole che solitamente le ha garantito la vittoria finale in compensato. Ma bravissimi i pesaresi a stare sulla scia delle due protagoniste. Subito dopo Buena Vista e Junoplano, che ha scelto una rotta più esterna. Ma tutto questo nelle prime di 104 miglia (di percorso ottimale), quando è molto presto per giudicare le condotte di regata.

Dieci minuti dopo, il via al resto delle barche in gara, salutate dal pubblico portato sulla diga foranea dai bus navetta, con la brindisina Aria, un Comet 41S, in evidenza. Ma il nutrito gruppo di Grand Soleil e First in lizza per la vittoria nelle classi Orc 1, 2 e 3 renderà molto combattuta questa sfida nella sfida. Sperando che il maestrale regga anche nel corso della notte con lo stesso ritmo, per portare almeno un parte delle imbarcazioni di fronte a Corfù prima dell’alba, quando è previsto un buco di vento da paura, trappola certo non nuova per chi frequenta  questa regata. Uno spettacolo il muro di gennaker e di spi che si stagliava all’orizzonte per i gommoni dei fotografi, tornati indietro ad incontrare la flotta dopo il difficile inseguimento ai maxi lanciati a briglia sciolta, raggiunti dopo 5 miglia di salti tra le onde. 

Gli scatti alla partenza dalla città pugliese

Uno spettacolo anche i fuochi d’artificio sul Seno di Ponente del porto di Brindisi nella serata di ieri, subito dopo la cerimonia di benvenuto agli equipaggi, presentata da Mino Taveri, salutati dal presidente e dal presidente onorario del Circolo della Vela Brindisi, Teo Titi e Livio Georgevich, dal sindaco e da altre autorità locali, dall’inviata del partner ellenico della regata, il Marina di Gouvia, e dai rappresentanti della municipalità di Corfù, e dai presidenti e delegati nazionali di Ant, Telethon e Unione vela Solidale, le tre cause sociali che la Regata Internazionale Brindisi-Corfù sostiene quest’anno, assieme agli armatori che ospitano equipaggi di ragazzi e persone speciali che nella vela stanno cercando e trovando ragioni importanti di affermazione nella vita.

Proprio dall’Unione Vela solidale, che nel Salento a Brindisi e in Puglia è sostenuta Da Gv3 e Alba Mediterranea, la notizia che Brindisi nel giugno del 2016 ospiterà il raduno nazionale di Mare Libera. Un riconoscimento importante per una città che comincia a guardare nuovamente verso il mare anche grazie alla vela e alla regata che ha toccato i tre lustri di vita, dopo la prima edizione del 1986. Domani mattina si conoscerà il vincitore in tempo reale, in serata classifiche definitive, il vincitore della trentesima edizione e quelli di classe. Venerdì sera la festa della premiazione al Marina di Gouvia, nello stile tradizionale delle Isole Ionie, e poi –per gli armatori che vorranno iscriversi – la regata del rientro: la Merlera-Otranto, da stabilire se con partenza sabato o domenica mattina.

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