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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il Lecce prova il salto con Asta: "Entusiasmo e sacrificio. Sarei venuto anche di corsa"

Presentato al "Via del Mare" il nuovo tecnico giallorosso. Con lui il direttore sportivo Stefano Trinchera e Corrado Liguori in rappresentanza della società. L'ex centrocampista di Torino, Napoli e Palermo ha delineato il suo credo calcistico: "Gioco propositivo e pressing"

LECCE – “Ora ho due mogli: una sei tu, l’altra è il Lecce”. Con le parole rivolte nei giorni scorsi all’amata consorte, il nuovo tecnico giallorosso, Antonino Asta, ha voluto trasmettere la totale dedizione con la quale ha iniziato la sua nuova avventura nel calcio professionistico, dopo aver portato il Bassano alla finale del girone A dei play-off.

L’ex centrocampista di Torino, Napoli e Palermo, è stato presentato ai cronisti sportivi dal direttore sportivo dell’Us Lecce, Stefano Trinchera e da Corrado Liguori, uno dei soci del nuovo corso del club di piazza Mazzini. “Sono onorato e orgoglioso di essere qui: l’ho già detto, sarei venuto anche di corsa– ha commentato il tecnico – anche se, ad un certo punto, ho avuto quasi paura che non mi volessero più”.

Trinchera: “Figura adatta al nuovo corso”.

Il direttore sportivo ha spiegato che la scelta del tecnico si è fatta attendere anche perché i dirigenti hanno vagliato diverse possibilità, cercando di approfondire per ciascuna opzione tutti gli aspetti prima di prendere una decisione. Il ds ha raccontato ai cronisti di essere rimasto favorevolmente impressionato, sin dal primo approccio, dall’entusiasmo dimostrato da Asta davanti alla prospettiva di allenare il Lecce: “La sua figura – ha commentato Trinchera - si sposa perfettamente con il profilo della società che è giovane e che vuol fare le cose per bene, partendo dalla solidità delle fondamenta”.

Asta: “Per me è anche un punto di arrivo”.

L’entusiasmo dell’ex allenatore di Monza e Bassano, del resto, si è palesato in maniera tangibile durante il suo intervento: “Per me questa è una chance importantissima: non è solo un punto di partenza, ma anche un punto di arrivo”. E più avanti: “Forse non è un caso che qui sia finita la mia carriera di calciatore – il riferimento è all’infortunio rimediato proprio al Via del Mare nel 2003, dopo il quale terminò la sua carriera agonistica – e inizi quella di allenatore vero”.

Asta ha dichiarato di prediligere un gioco propositivo, finalizzato a sfruttare la profondità del campo e aggressivo in fase di non possesso, ma al di là del modulo, che si adatterà anche alle caratteristiche dei calciatori, il nuovo allenatore ha promesso ai tifosi che la sua squadra non lascerà nulla di intentato. Il suo collaboratore principale sarà Francesco Farina, con il quale lavora da anni.

I calciatori.

Del progetto tecnico faranno parte quei calciatori, presenti nell’attuale organico, che rispondono alle caratteristiche richieste: soprattutto dedizione al lavoro e fame di vittorie: “Preferisco un fenomeno in meno – ha ammonito Asta -, ma per me l’aspetto umano è fondamentale”. Per il nuovo allenatore, quella di giocare a Lecce deve essere quindi una scelta convinta e determinata dalla volontà di consegnarsi anima e corpo al nuovo progetto: “Qui non si deve venire per la città, che è bellissima, o per il mare”.

Data per acquisita la permanenza di Papini, che potrebbe essere il capitano e di Salvi – i due sono del resto adatti al 4-2-3-1 che è uno dei moduli preferiti da Asta -, ci sono buone possibilità anche per Moscardelli che è stato esemplare sia dentro che fuori il terreno di gioco e per altri elementi che nella scorsa stagione non si sono risparmiati. Alla specifica domanda sui portieri, Trinchera ha detto che il Lecce farà di tutto per trattenere Perucchini, che rientra da Varese con un bilancio personale positivo. Sotto contratto però ci sono anche Caglioni, Benassi (che ha un ingaggio molto alto), e Bleve: troppi per una squadra di Lega Pro.

Nel corso della conferenza stampa  è stato riferito che nelle prossime ore verranno definite tutte le posizioni nella struttura tecnica e sanitaria e non si esclude un ritorno di Peppino Palaia. Il nuovo team manager è Claudio Vino, già impegnato nella scelta del ritiro che presumibilmente partirà alla metà del mese.

Ipotesi ripescaggio.

Un accenno è stato fatto anche all’ipotesi del ripescaggio. Liguori e Trinchera al proposito sono stati molto chiari: il Lecce pensa al campionato di Lega Pro e si vuole preparare al meglio sotto tutti i punti di vista, ma se dovesse presentarsi la possibilità concreta di tornare in serie B in anticipo, il club non se la farà sfuggire. L’elemento discriminante, è stato ribadito, dipende dalle tempistica dei processi sportivi sulle ultime inchieste che hanno sconvolto il mondo del calcio: se ci saranno alcune penalizzazioni, la società avrà sicuramente migliori ragioni per presentare richiesta di ripescaggio.

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