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Santi, ricorsi e voglia di serie B: il Lecce riparte per vincere, nonostante tutto

Martedì sera presentazione della squadra in piazza Sant'Oronzo, durante la festa patronale. Domenica 31 l'esordio in campionato ad Aprila, contro la Lupa Roma. Ma intanto la società prosegue nell'iter per l'iscrizione alla serie cadetta

LECCE – Con la benedizione del patrono il Lecce si presenterà ai tifosi martedì sera proprio nella piazza dove la statua del santo spicca sull’alta colonna. Nel cuore della città, e nel pieno della festa per i protettori Oronzo, Giusto e Fortunato, Miccoli e compagni saliranno sul palco dal quale verranno mostrate anche le nuove divise per la prossima stagione agonistica (realizzate dal partner tecnico, la Legea).

La campagna abbonamenti, nei suoi primi giorni dedicati ai vecchi sottoscrittori ha portato al rinnovo di circa la metà delle tessere dello scorso anno, ma ad assistere al primo impegno ufficiale in casa – domenica 10 agosto contro il Foligno in Coppa Italia – c’erano 4mila paganti, dato incoraggiante. Attorno alla squadra, e forse proprio per il duro epilogo della scorsa stagione, sembra maturata una nuova consapevolezza nella tifoseria, che pare ora più compattamente motivata a sostenere la via crucis di un altro campionato negli inferi della Lega Pro.

L’idea di fare la spola con la Campania, che annovera una mezza dozzina di squadre nel girone del Lecce, non è di quelle rasserenanti, ma i giallorossi che sottoterra sono sprofondati per demeriti che non sono sportivi, non hanno altra strada verso la “redenzione” che sia diversa dall’espiazione attraverso la sofferenza. Come, forse, è sempre stato nella storia recente di questa provinciale che per i suoi tifosi rappresenta un intero sistema solare.

Certo, ci sono anche altre vie che si possono percorrere, e il Lecce ci sta provando: anche perché quando, a ragion veduta, ci si rende conto di essere stati l’agnello sacrificale di un lavacro collettivo nel quale tutti gli altri sono finiti sostanzialmente assolti, allora bisogna pure puntare i piedi, fino a che c’è speranza. E così per quanto riguarda l’attuale vicenda dell’integrazione della serie B a 22 squadre dopo l’esclusione del Siena, il club di Piazza Mazzini ha deciso di presentare domanda di ammissione nonostante la Figc abbia lunedì scorso ribadito l’applicazione di quei criteri che tagliano le gambe alle squadre che hanno subito sanzioni, negli ultimi due anni, per illecito sportivo.

Il Lecce, assistito dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, punta ad una strategia in due tempi: intanto farsi inserire nella graduatoria per il “ripescaggio” e poi trovare il modo di aggirare, con una guerra sottile di interpretazioni giuridiche, la clausola preclusiva dell’illecito.

Il tempo stringe, però, e domenica 31 agosto i giallorossi sono attesi dall’esordio in campionato contro la neopromossa Lupa Roma. In vista di quell’appuntamento il Lecce disputerà un’amichevole a Nardò, sabato con inizio alle 17.30. Sul campo laziale mister Franco Lerda, che si accomoderà in tribuna per squalifica rimediata a giugno dopo il ritorno della finale play-off a Frosinone, dovrà fare a meno – tra squalifiche e infortuni - di una parte consistente dell’organico e soprattutto di tutti i titolare della linea difensiva: a parte il nuovo acquisto Donida, il resto è tutto da inventare. Davanti però ci saranno Moscardelli e Delle Rocca, due in grado di fare la differenza. 

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