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Meluso in giallorosso: "Vincere quanto prima e mettere radici a Lecce"

Il nuovo direttore sportivo si presenta alla stampa. Entro la prossima settimana la sua prima scelta, quella dell'allenatore che potrebbe essere Pasquale Padalino, lo scorso anno a Matera

LECCE – Mettere radici e costruire. Punto di arrivo e punti di partenza allo stesso tempo. Mauro Meluso articola il suo credo con parole misurate. Un solo momento di smarrimento per l'ex attaccante calabrese di Lazio e Cremonese negli anni ottanta, quando è stato fatto un accenno al padre, ricercatore e storiografo dedito al Risorgimento e al brigantaggio, scomparso tre anni addietro.

Il nuovo direttore sportivo è stato presentato questa mattina nella sala stampa del Via del Mare ed è già al lavoro – sebbene formalmente sotto contratto con il Cosenza fino al termine di giugno – per dare anima e corpo al progetto di rilancio della squadra giallorossa. 

E’ stato il presidente onorario, Saverio Sticchi Damiani, a introdurlo: “Da subito la nostra prima scelta. Ha deciso di seguirci in questa avventura tra l’altro lasciando la sua città. La missione che gli abbiamo affidato è abbastanza complicata perché da una parte c’è la necessità di far quadrare i conti con una situazione contrattuale pesante, dall’altra c’è un progetto sportivo che impone il prima possibile di raggiungere i risultati che tutti ci auguriamo”.

Il diretto interessato ha quindi preso la parola: “Sono onorato di questo incarico. Per me si tratta di un punto di arrivo dopo molte esperienze, le ultime particolarmente belle (Frosinone e Cosenza, ndr). Ho accettato senza remore l’incarico, con un accordo economico immediato, perché c’era la volontà reciproca di legarsi. Paradossalmente rappresenta anche un punto di partenza perché Lecce è una città stimolante, calcisticamente e non, un ulteriore trampolino di lancio, ma se dovessero andar bene le cose mi piacerebbe piantare le tende".

Il direttore sportivo calabrese ha subito definito l’orizzonte mentale nel quale intende portare avanti il suo lavoro: “Ho la determinazione giusta perché il Lecce riprenda il cammino che si è interrotto qualche anno addietro. Sono in una piazza ancora oggi importante, anche perché rappresentata da una proprietà molto credibile, ma allo stesso tempo credo che dobbiamo lasciar perdere il passato e non dimenticare mai che siamo in Lega Pro. Mi piacerebbe che ci calassimo tutti in un nuovo modo di pensare, in una categoria dove serve in modo particolare la determinazione”.

BI3T1064-3Il primo tassello è naturalmente la scelta del tecnico, per la quale sono previsti tempi brevi. Forse brevissimi, perché Pasquale Padalino, che piace molto al direttore sportivo, sembra a un passo dall’accordo: ha una filosofia zemaniana, così come Meluso, e nell’ultima stagione si è ben comportato alla guida del Matera. A Lecce, tra l’altro, Padalino ha disputato una stagione come calciatore.

Meluso ha rivendicato piena autonomia nella scelta e ha spiegato che sta passando in rassegna diversi profili: ha confermato di aver sentito anche Alessandro Calori e Piero Braglia. Un contatto c’è stato anche con altri due o tre allenatori (tra questi non c’è Vivarini, ma probabilmente Fabio Brini), ma il direttore sportivo è riuscito a fare “catenaccio” sui nomi. Del resto, nel presentarsi, ha preannunciato che, da oggi in poi, sarà cortese con tutti ma non risponderà a nessuno rispetto alle domande sulle trattative di mercato.

Entro la prossima settimana, comunque, la cabina di regia a sarà costituita: Meluso sarà il responsabile unico dell’area tecnica, con la supervisione anche del settore giovanile coordinato da Roberto Alberti. Si avvarrà, inoltre di un piccolo gruppo di collaboratori per lo scouting. Per quanto riguarda i calciatori, quelli in rosa e quelli che potrebbero interessare, Meluso ha rinviato ogni discorso in merito al prossimo futuro, una volta ufficializzato il nuovo allenatore. Ma chi lo conosce bene sa che si sta già muovendo a fari spenti.

All'esordio leccese di Meluso hanno partecipato i dirigenti Stefano Adamo, Corrado Liguori e Alessandro Adamo. 

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