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Accordo per tre anni

L’uomo dei conti, ma con un grande entusiasmo: “Vi daremo soddisfazioni”

Sandro Mencucci è il nuovo amministratore delegato del Lecce. Ha già lavorato con Corvino, alla Fiorentina, centrando risultati importanti sul piano sportivo e su quello economico

LECCE – Per competere con i giganti bisogna organizzarsi bene. Il Lecce lo sta facendo perché nel calcio professionistico attuale, sempre più terra di conquista da parte di colossi della finanza internazionale, il romanticismo e l’intuizione non bastano.  

Questa mattina nella sala stampa del Via del Mare è stato presentato il nuovo amministratore delegato del club, Sandro Mencucci, di professione commercialista. È stato il presidente Saverio Sticchi Damiani a fare gli onori ci casa: “Si tratta di un manager di altissimo livello che già da un anno collabora con noi. Ci conosciamo da molti anni, e non per questioni calcistiche, e nel recente passato avevo già provato a portarlo in società. La sua è una figura che si cala bene nel nostro contesto: ha lavorato con Corvino alla Fiorentina, il suo inserimento sarà naturale”.

Il presidente ha anche anticipato che nel pomeriggio di oggi Mencucci, che a luglio compirà 62 anni, incontrerà il direttore dell’area tecnica per l’illustrazione del budget che i soci - in una riunione dei giorni scorsi - hanno deciso di investire nel progetto tecnico essendo una parte, invece, destinata al riequilibrio del quadro economico, comunque fiaccato dalle conseguenze di due anni di pandemia: “Lo scostamento non è grave – ha precisato Sticchi Damiani – e continueremo nel percorso già intrapreso con la riduzione del monte ingaggi e la patrimonializzazione della rosa, per centrare sia l’obiettivo sportivo del mantenimento della categoria sia quello finanziario. A Mencucci la missione di trovare il punto di equilibrio”.

L’amministratore delegato ha esordito con uno stile molto professionale ma senza rinunciare a una dose di entusiasmo che è sembrata davvero genuina: “Ho sempre avuto simpatia per Lecce e per la squadra. Oggi questa simpatia diventa lavoro e presto, sicuramente, amore”. Mencucci ha ringraziato il presidente ma anche “tutti gli altri splendidi soci” per l’incarico ricevuto e si è detto molto felice di ritrovare “il geniale Corvino con cui ho lavorato per dieci anni raggiungendo risultati importanti, tanto sportivi quanto economici”.

Rispetto al compito che gli è stato affidato, l’ad ha spiegato: “Non farò finta che sia facile, ma non mi piace definirmi un risanatore di debiti quanto uno sviluppatore di idee. Saranno tre anni ponderati: il primo di partenza, il secondo di sostentamento, il terzo di consolidamento”.

Mencucci, che lavorerà a stretto contatto con Chiara Carrozzo (direttrice dell'area finanziaria) e con Alessandro Tondi, le due figure societarie che fino a oggi hanno garantito efficienza a un settore assai complesso, ha quindi rivolto una sorta di esortazione generale: “Il Lecce ha una grande reputazione anche in ambito internazionale. Io che per ragioni di lavoro mi sento un cittadino del mondo (finora nel Cda del Leeds United) ho ricevuto tantissimi messaggi di persone che si congratulavano per la promozione, e anche per l’incarico che ho ricevuto. Ho l’impressione che voi vi sottovalutiate” ha detto rivolgendosi ai cronisti e, per loro tramite, all’ambiente salentino.

Incastrata questa tessera strategica nel mosaico, per il Lecce è già tempo di decisioni: in settimana, ha assicurato Sticchi Damiani, Corvino incontrerà Baroni per verificare la possibilità di proseguire insieme anche nella massima categoria. Ora che il budget è stato definito, l’allenatore che ha portato il Lecce in A potrà fare le sue valutazioni. Di sicuro con un responsabile dell’area tecnica di quel livello sarà facile intendersi oppure, serenamente, salutarsi.

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