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Rosati, mix di rabbia e soddisfazione. Il 2 a 2 brucia

Consapevole dell'eccellente prestazione sfornata in Sicilia, il portiere del Lecce non nasconde il suo rammarico per il pareggio ma rilancia: "Sappiamo di poter far bene contro chiunque"

La settimana atipica del Lecce è iniziata con la conferenza stampa di Antonio Rosati, protagonista di un convincente avvio di stagione: "L'esperienza dello scorso anno mi è servita molto. Giocare 41 partite in B è un fatto importante", ha detto il portiere giallorosso senza dimenticare di citare il contributo del preparatore Fabrizio Lorieri con il quale il ragazzo di Tivoli dice di trovarsi a meraviglia. Domenica, al via del Mare, si giocherà alle 12,30 contro il Catania. In virtù di questo orario insolito - tributo del mondo del pallone al dio business - De Canio ha organizzato il programma settimanale di allenamenti con una sola seduta al giorno che inizierà alla stessa identica ora a quella in cui sarà dato il calcio di inizio. Fino ad oggi, tutti coloro che hanno corso e sudato all'ora di pranzo, dando qualche volta vita a gare surreali come Bari-Cagliari, si sono pubblicamente lamentati. Bisogna modificare tutte le abitudini, comprese quelle alimentari, nella speranza che il match non si disputi sotto un sole estivo, condizione sempre probabile alle nostre latitudini.

Due miracoli trasformati in assist

Faceva caldo anche a Palermo, soprattutto dopo il triplice fischio finale. Il 2 a 2 in extremis ha fatto aumentare e non di poco la temperatura emotiva dei giallorossi. La metafora del pareggio, beffardo per il modo con cui è maturato, sta nella partita di Antonio Rosati. Il portiere del Lecce è stato autore di interventi importanti ed anche in occasione delle due marcature rosanero ha fatto tutto quello che poteva. Peccato che le sue parate su Ilicic e Pastore si siano involontariamente trasformate in assist per Pinilla e Maccarone. "Prevale la rabbia per essere stati raggiunti anche se sono soddisfatto per la mia prestazione e per quella della squadra. Almeno per un'ora - ha detto l'estremo difensore del Lecce - abbiamo giocato alla pari; alla fine siamo usciti con la consapevolezza di poter fare bene". Gli episodi di Palermo si sommano ad altri precedenti, configurando un bilancio provvisorio al quale manca qualcosa: "Sappiamo di aver lasciato qualche punto per strada - ha riconosciuto Rosati con riferimento alle gare con il Cesena e con il Parma - anche se mentalmente stiamo crescendo". A dire il vero, qualche amnesia c'è ancora: mentre i giocatori del Palermo ribadivano in rete sulla respinta di Rosati, il resto della difesa sembrava immobilizzato come in un fotogramma: "Qualche disattenzione la commettiamo ancora e questa volta c'è costata cara".

Una vittoria per la svolta

Cinque punti in cinque gare. Troppo pochi per quanto il Lecce ha fatto vedere. Ecco perché il match con il Catania può avere una importanza particolare nel segnare un cambio di passo in classifica e nella mentalità del gruppo. Ne è convinto Antonio Rosati: "Una vittoria ci darebbe tranquillità, è innegabile. Continuando a lavorare come stiamo facendo i risultati arriveranno". Mancherà sicuramente il capitano Giacomazzi, in odor di squalifica; al suo posto potrebbe giocare Vives che ritornerebbe così nel suo ruolo naturale dopo essersi sacrificato per tre giornate nel ruolo di terzino destro. Ma ci sono anche altre soluzioni a disposizione di De Canio, a partire da Gianni Munari. L'allenatore del Lecce potrebbe anche dirottare Grossmuller al posto del capitano e inserire Munari come interno destro, nel ruolo che l'emiliano predilige. Oppure far esordire dal primo minuto Manuel Coppola che è un vero e proprio incontrista.

All'allenamento odierno hanno preso parte tutti i giocatori della rosa. Il solo Reginiussen ha corso a parte ma il difensore norvegese dovrebbe riaggregarsi presto al gruppo.

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