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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Buffon verso il rientro. Abate e Darmian per fermare la velocità della Costa Rica

Le condizioni del portiere azzurro sono in netto miglioramento: la caviglia non desta particolari preoccupazioni. Prandelli appare intenzionato a imprimere maggiore dinamismo alla difesa: gli avversari sono veloci, estrosi e determinati a sorprendere

LECCE - Se non ci stavate dormendo la notte, tirate pure un sospiro di sollievo: Buffon sarà in porta contro la Costa Rica. Certo il dubbio resta perché la caviglia più monitorata del globo terracqueo potrebbe pure indispettirsi per le tante attenzioni e dare una seconda ribalta all’ottimo Sirigu.  D’altra parte bisogna pure ingannare l’attesa fino alle 18 di venerdì e all’uopo ci soccorre l’interrogativo più frequente sui motori di ricerca: si dice il o la Costa Rica? L’argomento più gettonato nei bar ha per fortuna preso il sopravvento sulla bozza di melodramma che qualche disfattista cercava di allestire sotto il titolo “La malinconia di Antonio Cassano”.

Statene pur certi, al primo eventuale intoppo degli Azzurri, il tema dell’utilizzo – mancato, ridotto, inadeguato – del fantasista barese, si riproporrà in tutte le salse, all’insegna di quella cupio dissolvi che sta un poco agli italiani come il peperoncino agli spaghetti aglio e olio: quasi invisibile ma consustanziale. Intanto però ci godiamo ancora il sole sebbene la combinazione con l’umidità faccia immaginare una temperatura percepita oltre i 35 gradi al momento del calcio d’inizio, ore 13 locali. L’inverno brasiliano, a Recife come a Manaus, fa sudare Pirlo e compagni prima ancora di scendere in campo.

Prandelli ha maturato la scelta di mettere in panca il difensore Paletta: resta da capire se il commissario tecnico punterà su Bonucci, lasciando intatta la linea difensiva, oppure se inserirà Abate a destra, spostando Darmian a sinistra e riportando Chiellini al centro. La velocità dei costaricensi, che fa il paio con una certa imprevedibilità, consiglia in effetti un assetto del retrotreno azzurro un poco più dinamico di quello visto contro l’Inghilterra anche perché due laterali che macinano chilometri (Abate e Darmian) potrebbero costringere il tecnico colombiano Jorges Luis Pinto a limitare con un poco di disciplina tattica l’esuberanza dei suoi ragazzi. Probabile anche l’inserimento di Thiago Motta per Verratti.

La seconda partita del Brasile (0 a 0 contro il Messico) ci conferma intanto l’impressione destata dai padroni di casa nella prima uscita. Nessuna particolare melodia dall’orchestra carioca. Tanto che l’immagine più bella della partita sta nella sincerità con cui, al 79’, Thiago Silva – signor capitano con la faccia da eterno bambino – si scusa prima con l’arbitro per il brutto fallo commesso e poi con Hernandez, falciato da un intervento più da cartellino rosso che da giallo. Con un Paese intero calcio-dipendente incollato al televisore, quell’abbraccio tra il centrale del Paris Saint Germain e l’attaccante messicano, è un gesto da dieci e lode. 

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