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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Spal-Lecce, le pagelle dei giallorossi: una marcia in più quando i terzini girano a dovere

Le prestazioni di Gendrey e Gallo sono state positive e i benefici si sono visti in entrambe le fasi di gioco. Hjulmand reagisce bene all'errore, Majer è il metronomo della squadra

FERRARA – Quando i terzini sono in giornata il Lecce ha un altro volto. Rispetto alla precedente partita conto la Ternana, la differenza è sostanzialmente questa: la collaborazione degli esterni di difesa ha attenuato l’efficacia del generoso ed estremo pressing alto della Spal e, in fase offensiva, ha aumentato la pericolosità della manovra. Strefezza si conferma in uno stato di grazia e Hjulmand merita la sufficienza per aver reagito da calciatore maturo all’errore che aveva determinato il momentaneo pareggio di Colombo.

Qui la cronaca del match

Gabriel, voto 6: bene tra i pali e in uscita, un paio di brividi palla al piede

Gendrey, voto 6,5: se non fosse per la tendenza a stramazzare al suolo dopo uno slalom o un contrasto perso, meriterebbe di più: dinamico, abbastanza tecnico e anche tatticamente molto in crescita. Dal’87’, Calabresi s.v.

Lucioni, voto 6,5: guida la difesa, sbaglia molto poco e non va per il sottile quando la squadra è in sofferenza. Anche se Baroni si arrabbia.

Dermaku, voto 6: essenziale, concreto, ingombrante per gli avversari.

Gallo, voto 6,5: prestazione attenta, con un paio di chiusure importanti e una buona propensione a sostenere la manovra offensiva

Majer, voto 6,5: è il metronomo della squadra, detta i passaggi e anche i tempi. Presente in tutte e due le fasi. Dall’80’ Blin, voto 6: alza la barriera centrale per evitare anche la minima crepa

Hjulmand, voto 6: sanguinosa la perdita del pallone che costa il momentaneo pareggio ma nella ripresa risponde all’errore con personalità e lucidità

Gargiulo, voto 6,5: il migliore nel pressing e negli inserimenti: il gol lo segna perché per lui è normale arrivare fino all’area piccola

Serata fredda ma felice al "Mazza" di Ferrara (foto A.Scuro)

Strefezza, voto 8: gode di attenzioni speciali e rimbalza spesso sui raddoppi di marcatura ma, essendo anche intelligente, riesce ad allargare la difesa per lasciare spazio ai compagni e lascia due volte il segno con il tiro da fuori. Capocannoniere con merito. Dall’88 Listkowski, s.v.

Olivieri, voto 6: entra nel vivo della manovra, corre come sempre tanto, sbaglia i tiri e probabilmente anche i tempi del contropiede 4 contro 1, ma sta facendo pian piano suo un ruolo che non gli apparteneva. Dal 68’ Coda, voto 5,5: non è ancora al meglio ma freme per giocare e con lui in campo la squadra sa di avere una certezza

Di Mariano, voto 5,5: che sia in riserva non è mistero, sa essere sempre utile perché l’esperienza emerge nella lettura della gara, ma è meno incisivo. Dal 68’ Rodriguez, voto 6: finalmente un giocatore “normale”, non si intestardisce, non fa tutto da solo e colpisce anche un palo con una bella conclusione a girare

Baroni 7: Gli danno ragione la scelta di Gallo, la gestione delle sostituzioni e più in generale la dedizione che la squadra dimostra, anche nelle difficoltà, rispetto alle richieste del suo allenatore

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