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Surraco è del Lecce a titolo definitivo: l'uruguayano punta al rilancio

Asta conta molto sulle potenzialità del giocatore scoperto dall'Udinese e che ha disputato ottime stagioni con diverse maglie in serie B, prima di un periodo di appannamento e del ritorno, ma solo per una stagione, nella terra natia. Centrocampista offensivo, si sta allenando già da qualche settimana

LECCE – Il Lecce ha un rinforzo in più, un giocatore che sembra ben determinato a ritornare a calcare i campi da protagonista. E’ Juan Ignacio Surraco, centrocampista offensivo di 28 anni. Già da alcune settimane si sta allenando in maglia giallorossa, ma adesso, finalmente, è stato acquisito e potrà essere pienamente a disposizione di mister Antonino Asta fin dalle battute iniziali della nuova stagione in Lega Pro. Fra i salentini, peraltro, Surraco arriva a titolo definitivo.

Uruguayano di nascita, ma detentore anche di passaporto spagnolo, era rientrato nella sua patria d’origine nel 2015 per giocare con il Tanque Sisley, dopo una lunga esperienza già maturata nei campi italiani. Qui, nel tempo, non sono mancati estimatori e interessamenti, prima di un momento di opacità che ora avrà la possibilità di cancellare.

La sua carriera tra i professionisti ha avuto inizio nel 2005 con il Central Español, formazione di Montevideo. Ed è subito finito nel mirino dell’Udinese, club che negli ultimi anni s'è sempre distinto nella scoperta di talenti provenienti dall’estero. Girato dai friulani al Messina, in serie B, ha conquistato in breve la fiducia del tecnico e una maglia da titolare. 

Dal 2008 al 2010 è stato poi ingaggiato dall’Ancona, sempre tra i cadetti, che ha cercato di tenerlo stretto. Alle spalle, dopo la prima, ottima stagione, una folta concorrenza di società interessate a ottenerlo in prestito dall’Udinese, che ancora era in quegli anni proprietaria del cartellino. In seguito Surraco è passato al Livorno e poi al Torino, nell’anno in cui i granata hanno riconquistato la serie A.

Alla fine, però, s'è accasato a titolo definitivo nel Modena, con cui ha giocato in B per due stagioni. Poi è finito nel Cittadella, quindi un’altra fugace apparizione con il Livorno, il ritorno dopo anni in Uruguay e ora quest’esperienza nel Lecce, dove spera di poter tornare ai fasti di un tempo, considerando che nelle ultime stagioni è stato un po’ in ombra.

In Italia ha segnato diciassette reti, con un exploit nel 2010-2011, quando ne siglò ben sei con la maglia dei toscani. Al suo attivo può vantare convocazioni con la nazionale Sudamericana: tre con la rappresentativa Under 20, due con quella maggiore. 

Sulla sua fame di riscatto conta molto il tecnico. Di recente ha così commentato le sue prestazioni in allenamento, che l’hanno ben impressionato: “Juan può essere il valore aggiunto di questa squadra, deve capire che dopo qualche annata così e così ha un’occasione che non può sprecare”. La speranza, ovviamente, è che la fame del calciatore di riconquistare una vetrina illustre sia pari alla sete di riscatto del Lecce che anche quest’anno non può che avere un’ambizione: il ritorno in B. 

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