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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Tesoro chiude al passato. E per Chevanton non restano spiragli

Il direttore sportivo ha fatto il punto del mercato. Il centrocampo è il reparto più sguarnito, da definire la collocazione tattica di Bogliacino. E per l'attaccante, come per Benassi, l'avventura in giallorossa sembra arrivata al capolinea

LECCE – Alla ripresa della preparazione in sede, dopo il giorno di pausa concesso da Moriero al termine del ritiro nelle Marche, c’era anche il direttore sportivo, Antonio Tesoro. Il numero due del club giallorosso è rientrato in città per seguire l’impegno di Coppa Italia di domenica contro il Santhià ed ha approfittato dell’occasione per fare il punto della campagna trasferimenti ed esprimere alcune valutazioni sulla stagione di Prima divisione che inizierà ufficialmente il primo di settembre.

I tasselli mancanti e il nodo Bogliacino.

Legittimo, D’Ambrosio, Di Maio, Rosafio, Benassi. Questi i calciatori considerati in uscita, che cioè non rientrano, per vari motivi, nei piani del tecnico, Francesco Moriero. A questo breve elenco si devono aggiungere i nomi di Falco e Falcone che hanno espresso il desiderio di giocare in B. Sulla loro posizione, però, Tesoro è stato chiaro: si muoveranno, soprattutto il primo, solo in presenza di un’adeguata offerta economica. E’ chiaro che se dovessero andare i via, bisognerà intervenire immediatamente sugli esterni offensivi, che lo scorso anno si sono dimostrati croce e delizia della stagione: micidiali nel girone d’andata, deficitari durante il ritorno, soprattutto in copertura.

Per quanto riguarda il portiere, appena prosciolto dall’accusa di illecito sportivo, Tesoro si è dichiarato felice per l’uomo, ma dal punto di vista tecnico non pare ci siano spiragli per la permanenza: “Vale per lui quello che vale per altri: abbiamo deciso di resettare. E poi puntiamo molto su Bleve, abbiamo preso Perucchini che a 20 anni ha disputato un gran campionato a Como e c’è sempre Petrachi che fa bene il suo”.

Il mosaico degli arrivi è invece legato alla scelta tecnica che Moriero farà con Mariano Bogliacino: se lo dovesse arretrare come centrale di centrocampo (così è stato provato in ritiro), allora servirà un altro attaccante – da aggiungere a Miccoli, Zigoni, Beretta e Bozzi -; se invece l’uruguagio, come lo scorso anno, dovesse agire più sulla trequarti, dietro le punte, allora servirebbe un altro calciatore per la linea mediana, nella quale, oggi, già mancano un paio di pedine. Agli arrivi dei mediani Stefano Salvi, classe 1987  e Daniele Casiraghi, del 1993, Tesoro ha quindi assicurato che farà comunque seguito l’ingaggio di almeno altri due elementi.

A proposito del primo, nell'ultimo campionato prima a Treviso e poi a Sorrento, Tesoro lo ha definito lo “Zappacosta di quest’anno”, facendo riferimento alla serietà dimostrata dal calciatore barlettano e al livello del rendimento espresso quando è stato chiamato in causa, facendo anche intendere che una volta che si sarà ripreso dal grave infortunio di qualche mese addietro, nel quale ha rimediato la rottura del crociato anteriore del ginocchio, potrebbe ritornare in giallorosso. Se ne riparlerà a gennaio.

Per quanto concerne la difesa, il direttore sportivo si è detto rassicurato di poter disporre di Martinez, Vinetot e Diniz, ai quali aggiungere il giovane Luperto, appena 17enne. Rullo dovrebbe fare da chioccia a Nunzella, “uno dei migliori laterali dello scorso campionato in Prima divisione con la Paganese”. Rispetto al giovane calciatore Tesoro ha aggiunto: “Bisogna vedere come risponderà alla pressione dovuta al fatto di giocare con questa maglia, ma lasciarlo andare è stata una delle cose che mi rimprovero dello scorso anno”. Bencivenga sarà il terzino destro e la società sta valutando di riportare nel gruppo Kalombo, che ha saltato il ritiro per una bronchite.

La questione della fascia di capitano e il capitolo Chevanton.

Sollecitato sulla querelle dell’attribuzione della fascia di capitano a Miccoli, scelta che ha sancito la rottura con Giacomazzi, Tesoro ha precisato di non aver avuto alcun ruolo nella decisione, ma solo di aver preso atto di quanto stabilito dal mister che “resta sovrano assoluto dello spogliatoio”. Il direttore sportivo ha pubblicamente ringraziato il calciatore, aggiungendo che il divorzio si è consumato nel reciproco rispetto. Non solo: il dirigente ha dichiarato che Giacomazzi, in futuro, “potrebbe tornare sotto altre vesti”, alludendo ad un ruolo tecnico.

Quanto a Chevanton, la cui conferma è richiesta da una parte dei tifosi, tra l’altro molto attiva sul web, Tesoro ha risposto definendo i contorni del percorso di rinnovamento annunciato già nei giorni successivi al fatale match Lecce-Carpi: “E’ necessario creare un nuovo progetto e per farlo serve gente nuova. Se pensiamo alla militanza, al passato, potremmo fare una squadra ferma a quindici anni addietro ma il calcio va avanti, purtroppo”. Il direttore sportivo, chiudendo di fatto le porte all’attaccante, ha poi spiegato il senso della volontà di azzeramento: “L’anno scorso abbiamo avuto una gestione dello spogliatoio fatta di mille compromessi ed è un errore che proprio non possiamo ripetere”.

Il campionato che sarà: “Il girone B è pieno di pretendenti”.

Nell’ultima parte dell’incontro con i cronisti, Tesoro ha espresso forti perplessità sulla composizione dei gironi che la Lega Pro si appresterebbe e varare: “Il girone A sarebbe una sorta di girone di Paperino, con Cremonese e magari la Virtus Entella candidate alla vittoria. Invece, quello che dovrebbe essere il nostro si profila come una serie B2, anzi addirittura meglio della B dove il livello si è ulteriormente abbassato”.

Il direttore sportivo ha stilato una lista provvisoria di squadre che potrebbero ambire alla promozione diretta: “Frosinone, Perugia, il Benevento che sta facendo uno squadrone, la Salernitana che ha il bomber del campionato (Guazzo), il Pisa che rappresenta una piazza importante. E poi non dimentichiamo che anche squadre meno attrezzate, come Paganese e Nocerina, possono diventare pericolose quando giocano in casa".

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