rotate-mobile
Sport Gallipoli

Tra libeccio e mare in tempesta, Buttazzo e Boellis conquistano la "città bella"

Sono stati quasi mille gli atleti a sfidare il tempo inclemente cimentandosi sui 21,097 chilometri della Maratonina dello jonio, manifestazione inserita nel circuito delle gare nazionali ed organizzata dall'Atletica Gallipoli, con il patrocinio della Fidal di Lecce e di Cronogare

GALLIPOLI – L’impresa dei mille. Vento di libeccio che soffia impetuoso, mare in tempesta a schiumare la sua furia infrangendosi sugli scogli. Gallipoli, città di mare, santi, storie, leggende e gabbiani, accoglie i podisti tra raffiche di vento e onde rabbiose. Vista da lontano la “città bella” sembra un fortino inespugnabile, ma i podisti al via della VII edizione della Maratonina dello Jonio non si fanno scoraggiare. Sono quasi mille gli atleti a sfidare il tempo inclemente cimentandosi sui 21,097 chilometri della prima mezza maratona della stagione, una manifestazione inserita nel circuito delle gare nazionali ed organizzata dall'Atletica Gallipoli presieduta da Claudio Polo, con il patrocinio della Fidal di Lecce e di Cronogare e il supporto degli sponsor, della Pro loco e dell'assessorato allo sport del Comune, del comando della polizia municipale e della protezione civile.

I podisti sono gente abituata al sacrificio e alla sforzo, metronomi della fatica, pronti a non arrendersi mai, neanche quando il cronometro, giudice severo e inflessibile, può spazzare via sogni e ambizioni, soffiando più forte del vento. Tagliare il traguardo è già un’impresa, ci sarà tempo e altre occasioni per centrare obiettivi e record.

Tra gli uomini successo in solitaria per Gianmarco Buttazzo, campione di caratura internazionale (tesserato con l’Atletica Casone Noceto), capace di chiudere in 1.09.09. Un misto di talento, forza ed eleganza, capace di ammaliare con la sua corsa leggera e sinuosa, la lunga falcata ad accarezzare l’asfalto proiettandolo in avanti, verso chilometri e successi. Alle sue spalle, fuori classifica per questioni d’età (non è ancora maggiorenne), Nfamara Njie, giovane talento e promessa del podismo tesserato con l’Asd Tre Casali, gazzella filiforme destinato a grandi trionfi. Secondo posto per Allul Sakine della Podistica Taras (1.16.33), che ha preceduto di soli quattro secondi il solito Cristian Bergamo dell’Atletica Carovigno, uno che sa il significato delle parole sacrificio e fatica, autore di una grande gara dopo una settimana contrassegnata da malanni fisici. Ottimo quarto posto (1.18.02) per Cosimo Rucco dell’Asd Gpdm, in grande spolvero dopo un periodo difficile.

Tra le donne trionfo di Luana Boellis. La campionessa dell’Atletica Carovigno ha chiuso in 1.30. Sul podio anche Manola Ponzetta della Salento is running (1.34.05) e la giovane campionessa Emanuela Gemma della Tre Casali (1.37.17).

Percorso ridisegnato per questa settima edizione: partenza nei pressi del “Bianco” (uno stadio che profuma di calcio e salsedine), poi su contro vento verso Corso Roma e il borgo antico, una fortezza sul mare da conquistare per poi tornare su Lungomare Galilei a cimentarsi con le raffiche del libeccio, tra sabbia e mare, fino al primo giro di boa del Samsara, uno dei lidi più rinomati del panorama nazionale. Secondo giro nuovamente fino alla città, senza tornare nel borgo antico, poi ancora vento, sudore, fatica e chilometri per il nuovo giro di boa e l’arrivo a Lido San Giovanni, tra volti colmi dei sorrisi del successo e della gioia, trasfigurati dallo sforzo e dalla delusione. Bastano pochi istanti, però, e la gloria effimera di una medaglia per sentirsi ancora una volta campioni. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tra libeccio e mare in tempesta, Buttazzo e Boellis conquistano la "città bella"

LeccePrima è in caricamento