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Trapani veloce come un treno, ma il vantaggio del Lecce è un capitale

Nelle ultime sei giornate la squadra di Calori viaggia alla media stellare di 2,5 punti a gara mentre i salentini si attestano a 1,5

LECCE - Per fortuna si torna subito in campo, perché se ci si dovesse affidare al tenore delle reazioni sulle tribune del Via del Mare o ai commenti riversati sui social dopo il pareggio per 2 a 2 contro la Fidelis Andria, la diagnosi sarebbe quella di una psicosi isterica di massa.

Mentre il Lecce ha già ripreso ad allenarsi in vista del match di domenica a Caserta, i suoi tifosi più fedeli, e tra questi quelli che hanno spronato e non fischiato i calciatori avvicinatisi a fine gara alla Curva Nord, hanno esaurito in un giorno gli 800 biglietti a disposizione per il settore ospiti.

Per ristabilire un minimo di rigore nel ragionamento, legittimamente suggestionato dalle scorie di cinque anni di inferno, non resta che ripartire dai numeri: a sette giornate dalla fine del campionato - sei per il Lecce che deve ancora riposare - il vantaggio su Catania e Trapani, seconde, è di sette punti. Catania e Trapani ne hanno 21 a disposizione, per sperare di arrivare a 78 (cosa che eventualmente può fare solo una delle due, essendoci uno scontro diretto alla terzultima giornata). Il Lecce da 64 può toccare quota 82 facendo bottino pieno. Questo, ovviamente, in teoria.

Per stimare l'evoluzione della classifica fino al termine della stagione prendiamo le ultime sei giornate, in cui i giallorossi non sono mai riusciti a vincerne due di fila: Lepore e compagni hanno conquistato nove punti, la metà di quelli a disposizione con una media di 1,5 punti a partita mentre nelle precedenti 24 gare disputate viaggiavano con una media di 2,3. Il Trapani, con una media di 2,5 a partita, nelle ultime sei giornate ha recuperato 6 punti alla capolista, agguantando il Catania che, con una media di 1,6 di punti ne ha fatti otto ma in cinque partite. Continuando con questo ritmo il Lecce arriverebbe quindi a 73, il Trapani potrebbe toccare quota 74, il Catania 68. Ma sono mere supposizioni basate, appunto, soltanto sul trend dell'ultimo scorcio di torneo.

Allargando la prospettiva a tutto il campionato fino ad oggi disputato, la superiorità del passo del Lecce è tangibile con una media di 2,13 a fronte di quella del Trapani e del Catania di 1,96. Una dimostrazione del fatto che, al netto del calo dell'ultimo periodo, il Lecce ha disputato un torneo davvero notevole. Ci sono alcuni indicatori che lasciano poi immaginare un compito comunque improbo per le inseguitrici: i giallorossi hanno la miglior difesa e il secondo attacco mae, soprattutto, registrano due sconfitte a fronte delle sei del Catania e delle quattro del Trapani, dimostrazione di una continuità di risultato davvero notevole.

Insomma, la squadra di Liverani è assolutamente arbitro del proprio destino e la sensazione netta è che con altri dieci, dodici punti al massimo, il primo posto sia inattacabile. Sulla carta, è chiaro, non si vince nulla e quei punti bisogna sudarseli per non vanificare lo sforzo enorme fatto fino ad oggi. Ma così come è giusto tenere conto di alcuni campanelli di allarme, lamentarsi alla luce dell'attuale classifica e del campionato fatto è davvero da stupidi masochisti. Al tecnico del Lecce il compito di puntellare lo sprint finale sul capitale costruito.

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