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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Trascinato da duemila tifosi il Lecce espugna Carpi e sfiora la vetta

Nel primo tempo i giallorossi di mister Liverani controllano gioco e passano in vantaggio con La Mantia al 36'. Nella ripresa corrono qualche rischio. Il 2 dicembre del 1983 morivano Michele Lorusso e Ciro Pezzella

LECCE – La vetta è lì, a un punto, indipendentemente da come andrà la partita di questa sera tra Pescara e Perugia*. Con la vittoria a Carpi per 1 a 0, con gol di La Mantia, il Lecce di Fabio Liverani alza ancora di più l’asticella e fa sognare i suoi tifosi che in Emilia lo hanno seguito in massa trasformando una trasferta in un match casalingo. Il Palermo guida la classifica con 26 punti, dietro ci sono i giallorossi, gli abruzzesi ne hanno 23 e devono vincere per raggiungere i siciliani. 

Primo tempo

L’allenatore romano ha riproposto l’undici vittorioso contro la Cremonese, riconfermando Armellino come interno di centrocampo. Proprio il calciatore campano è il primo a lanciare un segnale con un buon tiro che il portiere Colombi mette in calcio d’angolo. Il Lecce nel primo quarto d’ora è padrone del campo, la palla gira secondo gli automatismi collaudati e il Carpi arranca alla ricerca di una quadra. I padroni di casa guadagnano metri quando mister Castori ordina il pressing alto, ma solo al 29' i biancorossi si avvicinano alla porta di Vigorito con una conclusione di Concas che termina ben oltre la traversa.

Scocca il minuto 35 quando gli Ultrà Lecce esibiscono lo striscione “Ciro e Michele patrimonio di questa città” nel ricordo dei due calciatori scomparsi proprio 35 anni addietro – era il 2 dicembre 1983 - e dopo nemmeno un minuto i giallorossi passano in vantaggio con La Mantia che di prima intenzione gira in porta un colpo di testa di Armellino a scavalcare la difesa. Al 43’ tocca al centrocampista la palla del possibile raddoppio ma, su imbeccata di Falco, il numero 29 del Lecce, in percussione, non riesce a mantenere l’equilibrio necessario a colpire come si deve la sfera. Il Carpi sbanda, dimostra nervosismo e nel corso del 45’ rimedia le ammonizioni di Jelenic e Pasciuti che si aggiungono a quella di Concas.

Secondo tempo

L’inizio della ripresa vede i padroni di casa più lucidi e meglio disposti con l’ingresso di Arrighini per Piscitella, con immediato passaggio dal 4-4-1-1 al modulo con due punte di ruolo. Al 48’ Vigorito neutralizza un tiro di Concas che subito dopo fallisce una clamorosa occasione calciando alto un rigore in movimento in una delle rare sbandate della retorguardia giallorossa. Ancora un giallo, quello per Poli, poi Liverani richiama Falco per inserire Palombi. Castori manda in campo Machach al posto Mokulu cercando di alzare il tasso tecnico sulla tre quarti di campo. Il Lecce opera un break con Mancosu, la cui conclusione dal limite termina fuori. L’ultima sostituzione per gli emiliani vede l’ingresso di Di Noia per Pasciuti.

striscione per ciro e michele(Lecce)01-3

Il Carpi ci prova a pareggiare mentre il Lecce non è più fluido come nella prima parte, non riuscendo a ripartire e controllare il possesso palla. Lucioni, bella prestazione la sua, ci mette una pezza al 75’ togliendo ad Arrighini il pallone da sotto i piedi. A otto minuti dalla fine Tabanelli e Dubickas rilevano Armellino e La Mantia. C’è ancora una possibilità per gli emiliani: sugli sviluppi di un calcio piazzato è ancora Concas a rendersi molto pericoloso, ma il suo colpo di testa finisce al lato del palo.

Negli ultimi minuti – saranno tre quelli di recupero – il Lecce rimedia due ammonizioni per Vigorito e Tabanelli (Petriccione era stato sanzionato al 76’), stringe i denti, mantiene sufficiente lucidità e porta a casa una vittoria che rende ancora più intrigante la sua classifica. Non pensarci troppo è il modo migliore per andare avanti, ma la scaramanzia non può impedire di riconoscere i meriti di Fabio Liverani che ha dato personalità e un gioco sempre propositivo quando non piacevole ad un gruppo di ragazzi che sanno, pur nel quadro di una gerarchia inevitabile, di poter essere sempre utili e protagonisti: la vicenda di Armellino è in questo senso emblematica.

*Il posticipo tra Perugia e Pescara è poi finito 2 a 1 per gli umbri

Il tabellino di Carpi Lecce 0 a 1

CARPI (4-4-1-1): Colombi; Pachonik, Pezzi, Poli (cap.), Buongiorno; Jelenic, Mbaye, Pasciuti (71' Di Noia), Piscitella (46' Arrighini); Concas; Mokulu (68' Machac). A disposizione: Sambo, Suagher, Frascatore, Ligi, Vano, Romairone, Sarici, Barnofsky, Wilmots. Allenatore: Castori

LECCE (4-3-1-2): Vigorito, Venuti, Meccariello, Lucioni, Calderoni; Scavone, Petriccione, Armellino (82' Tabanelli); Mancosu (cap.); La Mantia (82' Dubickas), Falco (63' Palombi). A disposizione: Bleve, Cosenza, Arrigoni, Lepore, Torromino, Haye, Marino, Fiamozzi, Bovo.

Marcatore: 36' La Mantia

Ammoniti: 23' Concas, 450 Jelenic e Pasciutti; 55' Poli, 76' Petriccione, 85' Vigorito, 86' Tabanelli

Arbitro: Guccini di Albano Laziale. Assistenti: Sechi di Sassari e Margani di Latina. Quarto ufficiale: Maggioni di Lecco

Risultati e classifica dopo la 14esima giornata

Risultati: Palermo-Benevento 0 a 0; Cosenza-Padova 2 a 1; Cittadella-Salernitana 3 a 1; Cremonese-Crotone 1 a 0; Ascoli-Spezia 3 a 1; Carpi-Lecce 0 a 1; Brescia-Livorno 2 a 0; Perugia-Pescara 2 a 1; Foggia-Venezia lunedì ore 21. Riposa Hellas Verona

Classifica: Palermo 26; Lecce 25; Cittadella e Pescara 23; Brescia e Benevento 21; Salernitana e Perugia 20; Verona e Ascoli 19; Cremonese 18;  Spezia 17; Venezia 15; Cosenza 14; Crotone 12; Padova 11; Carpi 10; Foggia 8; Livorno 6

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