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Trasferta tedesca per il gruppo dei Tingipupi: mezza maratona di Brema

Una gara dal doppio significato: viaggio e tappa di avvicinamento al grande appuntamento del 6 novembre, la prima Maratona del Barocco

LECCE – Prendete una dose massiccia di goliardia e allegria, aggiungete il senso più profondo dell’amicizia, il piacere di viaggiare e scoprire nuovi luoghi, senza però dimenticare la grande passione per la corsa. Mescolando questi elementi otterrete i “Tingipupi”, storico gruppo leccese amante delle sfide e delle emozioni. Dopo le recenti avventure sulle due ruote in giro per il mondo, il gruppo è tornato a cimentarsi nelle corse. Meta dell’ultimo capitolo della saga degli amici dalla bandana gialla, la mezza maratona di Brema. Una gara dal doppio significato: avventura in terra teutonica e tappa di avvicinamento al grande appuntamento del 6 novembre, la prima Maratona del Barocco, salutata con una scaramantica maglietta (ovviamente gialla) con la scritta “Io ci provo”.

Tra risate, battute, aneddoti, scherzi e la consueta voglia di scoprire e confrontarsi con realtà diverse, il gruppo ha colorato le vie di Brema, portando un pezzo di Salento sulle rive del fiume Weser. Sugli scudi, ancora una volta, il presidente Giampiero Carracchia, uno per cui le lancette del tempo sembrano non trascorrere mai, capace di chiudere i 21,097 chilometri in un’ora e 32 minuti, primo nella sua categoria; e Antonio Faggiano (1h34 e sesto di categoria). Ottime prove anche per Sandro Ruberti, Vittorio Daniele, Sergio Della Giorgia, Lino Guidotti, Gabriele Molendini, Giancarlo Trevisi (alias il mister, veterano e saggio del gruppo), Giovanni De Filippi e l’esordiente Gianni  Saccomanno (alla sua prima mezza). Fermato da un infortunio Roberto Della Giorgia, grande viaggiatore e leader carismatico del gruppo, che ha potuto solo accompagnare e fotografare gli amici. 

Per tutti l’emozione di aver corso in una città stupenda, con una grande partecipazione di atleti e di pubblico (nelle tre gare sui 10, 21 e 42 chilometri). Immancabile la foto ai piedi del monumento in bronzo che evoca le gesta dei famosi quattro musicanti: un asino, un cane, un gatto e un gallo che nelle pagine dei Grimm fuggono di casa per arruolarsi nellaIMG-20161004-WA0019-2 banda musicale di Brema e riescono a vincere una banda di briganti.

Brema vanta una storia lunga oltre mille e 200 anni, ancora presente nello straordinario complesso barocco-rinascimentale della Marktplatz, con il municipio patrimonio dell'umanità dell'Unesco, la statua di Rolando, i nobili palazzi patrizi e lo "Schütting", l'edificio ricco di tradizioni che ospita la camera di commercio di Brema. Per ammirare i principali monumenti della città basta seguire i 2mila chiodi in ottone e acciaio che segnalano la via dalla chiesa Liebfrauenkirche alla Böttcherstraße, in passato il vicolo degli artigiani e ora trasformato in un centro culturale e artistico di valore eccezionale per il patrimonio europeo. Senza dimenticare i caffè di fama mondiale, l’ottima cioccolata, appetitose specialità di pesce e le birre di livello internazionale negli oltre mille locali, caffè, ristoranti, bistrò e bar. Per i Tingipupi un’altra grande avventura archiviata, la maratona è più vicina.

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