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Pioggia di certificati e ferie: al Via del Mare si presentano in dodici

Alla sollecitazione del presidente Savino Tesoro hanno risposto in pochi: tra loro Bogliacino, Martinez, Memushaj e Chevanton. Giacomazzi era in permesso, mentre Falco si è sottoposto ad un intervento al naso. Le dichiarazioni del direttore sportivo

LECCE – Le auto di polizia e carabinieri eguagliano quelle della dozzina di calciatori che hanno risposto presente alla sollecitazione del patron del Lecce, Savino Tesoro, che ieri aveva richiamato tutti i componenti della rosa alla massima professionalità, fino alla fine del mese. Ma la “provocazione” finisce qua perché la stessa società, con una nota diffusa alle 18, ha comunicato che con oggi si è conclusa la stagione agonistica: del resto, sarebbe impossibile anche mettere insieme il numero necessario per una partitella in famiglia.

Al Via del Mare si sono presentati Bogliacino, Chevanton, Pià, Malcore, Martinez, Di Maio, Petrachi, Bleve, Memushaj, Fatic, Bustamante e Rosafio. Vinicius, in scadenza di contratto, ha raccolto gli effetti personali perché in partenza già stasera per il Brasile. Giacomazzi era in permesso, Falco a sottoporsi ad un intervento al naso. Per il resto nove i certificati medici prodotti e richiesta di ferie.

L’allenamento, agli ordini di Raimondo Marino, allenatore delle giovanili,  è durato circa 35 minuti, sotto lo sguardo di una decina di tifosi e di altrettanti cronisti: “Oggi era importante per capire chi aveva il coraggio di metterci la faccia – ha dichiarato l’amministratore delegato Antonio Tesoro - e non mi meraviglio di aver trovato gente come Bogliacino, Martinez, Memushaj o Chevanton. In pratica ho avuto le conferme a quelle che erano state le impressioni durante la stagione”.

Il dirigente giallorosso, che ha ammesso di non aver ancora smaltito la cocente delusione per la mancata promozione, ha anche riconosciuto la durezza, a livello umano, di quello che ha chiamato il giorno della disillusione: “La mia famiglia da tempo è legata a questa città, si vorrebbe anche trasferire qui, ma vedere mia sorella in lacrime e tanta sofferenza intorno è stato un colpo dal quale è difficile riprendersi, a fronte di tanti sacrifici fatti e di tanto denaro sborsato”.

L’amministratore delegato non ha ancora la lucidità per pensare e parlare di progetti per il prossimo anno – “era troppo importante vincere il campionato”, ripete più volte -, e del resto suo padre ha rimandato ad una successiva conferenza stampa il punto della situazione: l’impressione è che la famiglia Tesoro rimarrà in sella anche se sarebbe necessario “fare piazza pulita”. Il riferimento è alla situazione contrattuale che vedrà il Lecce vincolato anche per la prossima stagione, salvo sviluppi del calciomercato, a giocatori che percepiscono ingaggi da serie A o quasi. Sono in scadenza Martinez, Fatic, Esposito, Vinicius, Foti, Pià e Bustamante mentre è finito il prestito di Diniz, De Rose e Zappacosta. Per il resto tutto resta come prima.

Ma se si facesse avanti una delle sedicenti cordate di cui pure si è vociferato nelle ultime settimane (si sono rincorsi i nomi di Pantaleo Corvino, Claudio Fenucci, la stessa famiglia Semeraro), i Tesoro sarebbero disposti a trattare la cessione? A questa domanda il dirigente ha risposto con un pizzico di amarezza: “Sono mesi che si dicono queste cose, che circolano voci che ci vorrebbero allontanare dal Lecce ma, a dispetto di tutto, noi siamo qui”. 

E, allora, se il futuro del Lecce sarà ancora nelle mani dei Tesoro, il primo passo da non sbagliare sarà la scelta del tecnico: "Abbiamo fatto degli errori: nulla da dire dal punto di vista tecnico a Lerda, Toma e Gustinetti, anzi, ma probabilmente non siamo stati bravi a proteggerli e a leggere bene determinate situazioni nel corso della stagione".

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