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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Lecce, ok la fideiussione di 400mila euro per l'iscrizione al campionato di Lega Pro

Depositata la documentazione presso gli uffici di Firenze. La copertura è stata garantita da Enrico tundo, l'imprenditore di riferimento della nuova proprietà del club giallorosso. Si attende la pubblicazione dei criteri della Figc per il ripescaggio

LECCE – In attesa di sapere se ci sono le condizioni per il ripescaggio in serie B, l’Us Lecce ha proceduto all’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, il quarto consecutivo dopo la rocambolesca doppia retrocessione dalla serie A.

Questa mattina, presso gli uffici di Firenze, è stata depositata la fideiussione bancaria di 400mila euro insieme alla documentazione necessaria per ottemperare a tutti gli adempimenti. La copertura finanziaria è stata assicurata da Enrico Tundo, l’imprenditore salentino indicato come il punto di riferimento della nuova proprietà dal “presidente pro tempore”, Saverio Sticchi Damiani.

E’ attesa per domani, invece, la pubblicazione delle note esplicative sui criteri di ripescaggio. La Figc ha confermato durante il consiglio federale di venerdì quelli dello scorso campionato, ma molto dipende della direzione che prenderà il procedimento della giustizia che coinvolge il Catania, accusato di aver comprato alcune partite e la cui situazione appare irrimediabilmente compromessa, ma che non è escluso possa riguardare anche altri sodalizi, in un effetto domino la cui conclusione è oggi difficile da ipotizzare.

L’elemento discriminante ai fini dell’interesse del Lecce sta soprattutto nel numero di squadre che verranno ritenute responsabili di illecito e nel tipo di sanzione che per loro sarà eventualmente decisa: retrocessione all’ultimo posto, esclusione dal campionato di appartenenza, radiazione. Senza considerare che da un’altra recente inchiesta, quella della procura di Catanzaro, potrebbe essere condizionato anche il futuro del Teramo, che ha vinto il girone B della Lega Pro. Infine c’è da tenere in conto la fattispecie del fallimento, che ha riguardato il Parma.

Di certo, per ora, si sanno due cose. La prima riguarda la posizione nella graduatoria dei ripescaggi che è determinata dalla combinazione di tre coefficienti. La classifica dell’ultimo campionato, che pesa per il 50 per cento, la tradizione sportiva (25) e la media spettatori della stagione da poco conclusa (25). La seconda è che per presentare richiesta serve un versamento cospicuo che nel caso di ripescaggio in B è stato determinato in un milione di euro. Un impegno al quale sia la vecchia proprietà – formalmente Savino Tesoro è ancora il presidente -, sia la nuova hanno dichiarato di poter sostenere.

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