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Arriva il Catania: "E' la partita giusta per sfatare il tabù del Via del Mare"

Contro l'undici di Montella, mister Di Francesco si aspetta i tre punti che il Lecce, in casa, non ha mai conquistato. Rientra Muriel. In porta dovrebbe andare Benassi. Fiducia nello spogliatoio: gli etnei, in trasferta, stentano

LECCE - La dichiarazione è perentoria: "Contro il Catania è la partita giusta per sfatare il tabù del Via del Mare", e non si capisce quanto ci sia di auspicio e quanto di convinzione. Mister Eusebio Di Francesco suona la carica: alla dodicesima giornata effettiva di campionato, il suo Lecce è ancora digiuno di vittorie interne,  il che è sufficiente per parlare del match di domani come di una finale: "A questo punto del campionato è importante non venire staccati". Lo dice con serenità, ma la delicatezza del passaggio si avverte tutta. Dovranno provarci, i suoi ragazzi, contro una formazione tecnicamente di un altro livello, espressione di una continuità progettuale che il quasi esordiente Montella non sembra aver scalfito. Sebbene qualche difetto, nel meccanismo, ci sia. 

La squadra dal peggior rendimento interno, un solo punto, affronterà quella meno prolifica in trasferta, tre pareggi e due sconfitte: "Sarebbe una gara da 0 a 0, sulla carta, ma non sarà così" . Di Francesco proverà a scardinare la difesa a cinque degli etnei nonostante il perdurare di assenze di rilievo: Giacomazzi e Di Michele sono quasi pronti per il rientro, poco più indietro c'è Mesbah, e per ultimo arriverà Carrozzieri. Per caratteristiche tecniche e per esperienza, praticamente mezza squadra. Ma degli assenti non ha molto senso parlare, precisa Di Francesco nella conferenza della vigilia, perchè non ci possono essere alibi di sorta. Una gara fondamentale contro l'amico di sempre, il dio del calcio è spesso beffardo: "Io e Montella abbiamo trascorso cinque anni insieme nell'Empoli, io gli ho fatto un po' da fratello maggiore, poi ci siamo ritrovati a Roma. Il nostro rapporto va oltre il terreno di gioco".

Per quanto riguarda la probabile formazione, Benassi sembra essere favorito: fisicamente e psicologicamente sta meglio, lo sa bene il tecnico abruzzese che onestamente non ha motivo di insistere su Julio Sergio, anche per il semplice fatto di non sottoporre il brasiliano ad una pressione psicologica ulteriore in un avvio di stagione non certo positivo. La difesa vedrà protagonisti, al centro, Tomovic ed Esposito, con Brivio e Oddo cursori. In mezzo al campo Obodo riprenderà possesso della mediana, con Strasser accanto. Più esterni, Cuadrado e destra e Olivera a sinistra. Davanti, Corvia non è al massimo della condizione, dopo un fastidio accusato al termine dell'allenamento di venerdì. Bertolacci invece ha smaltito l'infiammazione rimediata con l'Under 21 ed allora non è peregrina l'ipotesi che sia il fantasista romano a supportare il rientrante Muriel, per una sorta di 4-4-1-1 molto flessibile, in considerazione del dinamismo di Cuadrado e dei movimenti che, in generale, Di Francesco pretende dai suoi.

Il Catania si può permettere il lusso di lasciare in panca uno come Maxi Lopez, mentre Izco ha recuperato in extremis. Fuori causa Alvarez, febbricitante. Montella disporrà la squadra con il 5-3-2 con Andujar; Izco, Bellusci, Legrottaglie, Potenza, Marchese; Almiron, Lodi, Ricchiuti; Gomez, Bergessio. 

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