rotate-mobile
Sport

La vittoria sfuma al 93'. Avanti di due gol, il Lecce si fa riprendere

Dopo un primo tempo piuttosto tattico, Rodriguez entra e segna, Bjorkengren raddoppia. Il Brescia accorcia con una rete di Bisoli in evidente fuorigioco e poi pareggia in pieno recupero con Aye

LECCE – L’inesperienza e gli errori della terna arbitrale sono fattori ricorrenti nel calcio, ma il loro combinato disposto può essere decisivo. Ne sa qualcosa il Lecce che al 93’ si fa raggiungere dal Brescia.

Avanti per 2 a 0 grazie a una ripresa convincente con gli innesti di Rodriguez, Majer e Henderson per Stepinski, Tachtsidis e capitan Mancosu, affaticati, i giallorossi hanno subito due reti nella parte finale di gara, di cui la prima in evidente fuorigioco. Riesce difficile pensare in che modo l'assistente di linea, Berti, ben posizionato su azione statica, possa ritenere valido il tap-in di Bisoli dopo la parata di Gabriel su colpo di testa di Aye. Il capitano del Brescia è ben oltre l'ultimo difensore del Lecce, Zuta, quando il compagno di squadra colpisce verso la porta.

Per onor di cronaca, la visione delle immagini lascia qualche dubbio anche in occasione del primo gol del Lecce, maturato dopo nemmeno 30 secondi dall'inzio della ripresa: Maggio lancia sulla corsia destra, Rodriguez prova ad agganciare il pallone (non si riesce a capire se lo tocchi con la punta della scarpa oppure no), la sfera arriva a Coda che poi la restituisce allo spagnolo, verso il centro dell’area di rigore, per un tocco vincente a scavalcare Joronen. L’'assistente competente per fascia, Di Gioia, è a una decina di metri al massimo, con il campo visivo libero e non segnala nulla, né il Brescia, del resto, protesta: se il tocco di Rodriguez c’è, insomma, solo il Var avrebbe (forse) potuto certificarlo.

Un altro errore, il primo della gara, era stato commesso al 13’: si tratta della decisione di far proseguire il gioco, e qui la responsabilità è tutta del direttore di gara, Calvarese, mentre due calciatori, Zuta e Aye, sono a terra dopo uno scontro, testa contro testa. Nella circostanza è il Brescia, proiettato in fase offensiva a gettare la palla in fallo laterale mentre entrambe le panchine si sgolano per richiamare l’attenzione dell’arbitro che aveva assistito allo scontro e fatto la sua valutazione (davvero fuori dalla grazia di Dio).

Chiuso il dossier arbitrale (sorvolando su un contatto tra Mateju e Nikolov nell'area del Brescia), ai ragazzi di Corini oggi si può rimproverare poco: incide certamente sul 2 a 2 finale una gestione non saggia dei minuti di recupero, così come bisogna prendere atto che l’ingresso di Nikolov per Bjorkengren, che al 58’ aveva siglato di testa il gol del 2 a 0 raccogliendo un cross di Henderson, ha alterato l’equilibrio sulla catena di destra. Non sembra, infatti, un caso il fatto che entrambe le azioni delle marcature bresciane siano nate da un cross dal lato sinistro del fronte offensivo delle Rondinelle. In occasione del secondo gol, maturato al 92', Aye colpisce di testa a rete dopo un tentativo a vuoto di Chancellor su cross dalla destra, ma l’azione era in continuità con una giocata precedente sviluppatasi sul lato opposto e non concretizzata dallo stesso Aye con un tentativo di colpo di tacco.

Il risultato finale è in fin dei conti bugiardo ed è un gran peccato in una giornata in cui, visti alcuni risultati, il Lecce avrebbe potuto scalare un paio di posizioni. Palpabile la delusione di mister Corini a fine gara: “Abbiamo fatto bene i primi 25 minuti del primo tempo, poi non siamo riusciti a giocare come sappiamo. La squadra ha reagito bene ai cambi che ho fatto per la ripresa, abbiamo segnato e continuato a giocare con il 2 a 0. La sensazione era che fossimo solidi anche in difesa. Pensare a quello che abbiamo lasciato per strada sia oggi sia contro l’Ascoli ci dà grande delusione, ma anche attraverso questi passaggi dobbiamo trovare energia. In questo momento i risultati non ci premiano, ma la vera dedizione alla causa si dimostra nei momenti di difficoltà. Dobbiamo essere dentro questa fase, sono sicuro che ne verremo fuori”.

L’allenatore del Lecce non ha tuttavia negato l'ingenuità da parte dei suoi, con riferimento alla gestione del finale di match: “Su quel tipo di azione se concedi un cross che rimbalza in area quando la partita sta finendo, c’è anche un pizzico di casualità. Dobbiamo metterci ancora più attenzione e lucidità perché il nostro ultimo possesso lo avremmo potuto portare sulla linea di fondo e loro non avrebbero sviluppato l’azione che, col doppio cross, ha portato al pareggio”.

Quattro gol al Via del Mare (foto Chilla)

Il tabellino di Lecce-Brescia 2 a 2

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Pisacane, Lucioni, Zuta; Hjulmand, Tachtsidis (46’ Majer), Bjorkengren (71’ Nikolov); Mancosu (46’ Henderson); Coda (89’ Gallo), Stepinski (46’ Rodriguez). A disposizione: Bleve, Vigorito, Meccariello, Paganini, Yalcin, Monterisi, Pettinari. Allenatore: Corini

BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Mateju (81’ Bjarnason), Mangraviti, Chancellor, Martella (71’ Karacic); Bisoli, Labojko, Jagiello (72' Skrabb); Spalek (59’ Spalek); Donnarumma, Aye. A disposizione: Ghezzi,  Verzeni, Friojonsson, Andrenacci. Allenatore: Gastaldello

Marcatori: 46’ Rodriguez, 58’ Bjorkengren, 75’ Bisoli, 93’ Aye

Ammoniti: 57’ Chancellor, 81’ Hjulmand

Arbitro: Calvarese di Teramo; assistenti: Berti di Prato e Di Gioia di Modena; quarto assistente: Fourneau di Roma

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La vittoria sfuma al 93'. Avanti di due gol, il Lecce si fa riprendere

LeccePrima è in caricamento