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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Classifica più lunga, ma nella volata per la salvezza tutto può accadere

Due settimane addietro c'erano quattro squadre in tre punti, adesso cinque in sei lunghezze. Per il Lecce la strada è in salita, ma non impossibile: serve un altro colpo di reni

LECCE – Due settimane addietro, nella lotta per evitare il terzultimo posto e con esso la retrocessione in serie B, c’erano quattro squadre nel giro di tre lunghezze: l’Udinese aveva 28 punti, 26 ne avevano le due genovesi e 25 il Lecce.  

Da allora sono state intanto disputate quattro giornate e la situazione si è così modificata: Udinese e Samp sono a quota 35, il Genoa è a 30, il Lecce a 29. Brescia e Spal, rispettivamente con 21 e 19 punti, sono di fatto fuori dai giochi. Pesa molto, moltissimo, il ko interno contro i doriani: un 1 a 2 che grida ancora vendetta, condizionato al di fuori di ogni ragionevole dubbio dalle decisioni, omesse e adottate, del duo formato dall’arbitro Rocchi e dal Var Chiffi: la mancata sanzione dopo la pedata di Bonazzoli sul volto di Donati, nel primo tempo e sullo 0 a 0, è una cosa che ancora oggi si fa fatica ad accettare.

Il tempo però stringe e le recriminazioni non possono colmare un divario che si è ampliato: alla fine del campionato mancano ora sei giornate. È chiaro che i salentini non possono più aspettare: per la squadra di Liverani, mercoledì sera contro la Fiorentina (36 punti), è in programma il primo di tre passaggi cruciali: seguiranno quelli con il Genoa, domenica in trasferta, e con il Brescia, in casa il 22 luglio.

Rientrata in nottata da Cagliari, la squadra salentina si è ritrovata per preparare il prossimo match: Calderoni e Falco, usciti nel primo tempo per problemi fisici, non si sono allenati; Lapadula e Meccariello hanno svolto un lavoro differenziato mentre Rossettini è in convalescenza. Più in generale la condizione complessiva della squadra è ancora piuttosto fragile sebbene sostanzialmente migliore rispetto a quella di due settimane addietro: Majer e Deiola, lo si è visto anche ieri, non sono ancora pronti per un impegno sulla distanza e il loro impiego deve essere dosato; Babacar e Saponara arrancano dopo un’oretta di gioco mentre Mancosu e Barak resistono meglio ma non sono certo al meglio.

È un gran peccato perché il Lecce con la rosa in piena efficienza sarebbe tutt’altra cosa. Anche in questo caso, tuttavia, è inutile recriminare adesso e, per usare un modo di dire popolare, bisogna fare le nozze coi fichi secchi, costi quel che costi.

La lotta per non retrocedere

UDINESE (35 punti): Lazio, NAPOLI, Juventus, CAGLIARI, Lecce, SASSUOLO.

SAMPDORIA (35 punti): Cagliari, PARMA, Genoa, JUVE, Milan, BRESCIA.

TORINO (34 punti): INTER, Genoa, FIORENTINA, Verona, SPAL, Roma, Bologna

GENOA (30 Punti): TORINO, Lecce, SAMPDORIA, Inter, SASSUOLO, Verona.

LECCE (29 punti): Fiorentina, GENOA, Brescia, BOLOGNA, UDINESE, Parma

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