Volley, Luvo Arzano travolto in casa dal tifone Betitaly Maglie
La Betitaly prende la strada di casa con la certezza del primato in classifica. Il cammino, però, è lungo e da Arzano si torna con l’insegnamento che nel volley tutto può diventare il contrario
LUVO ARZANO - BETITALY MAGLIE 0-3
(Progressione dei set: 9-25, 28-30, 22-25)
“A dicere so’ tutte capace; ‘o difficile è a ffà”. La situazione di classifica delle napoletane non distrae le magliesi. La gara, infatti, è il racconto di una favola: Arzano tra il primo e il secondo set passa da piccola fiammiferaia a principessa del ballo. La qualità e la potenza della Betitaly, però, fa la differenza e l’insidia al primo posto di Mam Santa Teresa dura solo il tempo di tre set. Sul parquet il Maglie parte in discesa: Kostadinova apre le danze e accompagna le sue fino al 4-1.
Le padrone di casa si danno da fare, ma la classe della bulgara del Maglie è eccessiva: lungolinea pennellato per il 7-1. Col passare dei minuti, poi, la situazione diventa semplicemente imbarazzante: la Betitaly è di un altro pianeta rispetto alle locali. Il punteggio rasenta l’umiliazione sul 13 2.
Il clima è da set di riscaldamento: Colarusso, Corna, Russo e Kostadinova si prendono gioco della timida resistenza partenopea e sul 6-16 arriva il time out di Arzano. Ovviamente non serve a nulla: le magliesi giocano con la certezza di avere il set in mano. Accademia e supremazia fino al 25-9. P.s. Imbarazzante il divario. Il ritorno in campo ritrova il punteggio tennistico delle salentine: 1-6 e tifoseria rossoblù in delirio.
Improvvisamente, però, Arzano ha un’impennata di orgoglio e accorcia fino all’8-10. Fu vera gloria? Le ragazze di casa approfittano della pancia piena delle ospiti per forgiarsi di un insperato 11-10. Il Maglie torna prepotentemente a masticare volley e rimette la quinta sull’11-14. Il gioco, però, è più agguerrito grazie alle arzanesi che mostrano le unghie per evitare un’altra umiliazione. Kostadinova, così, continua a picchiare per dare tranquillità alle sue. Corna si diletta con l’ace che vale il 18-21.
Ma Luvo non si perde d’animo e sta alle calcagna. Colarusso stampa il punto del più due, Arzano recupera e genera apprensione. Kostadinova continua a dettare la sua legge, Cammisa rimette tutto in discussione, Colarusso sfonda a sinistra: 28-28. Il set è il negativo del primo. Il Maglie, però, trova l’uno-due che chiude i conti. Ma che paura e soprattutto che metamorfosi dell’Arzano. Nel terzo si continua a braccetto sul pari 5. Corna mette tutti i suoi centimetri per il 5-7, ma le campane hanno adrenalina da scaricare.
Colarusso, così, stampa in faccia il muro del 7-9. Escher vola in banda per consolidare. E la piega prende i colori rossoblù. Le napoletane si dannano l’anima per stare in partita e strattonano fino al 13-13. L’ace della Kostadinova richiama all’ordine. Time out per Luvo. Serve e tanto. Le padrone di casa prima pareggiano i conti, poi hanno l’impennata sul 19-17. Giandomenico chiama in panca. Dentro la Ferro. La Bet mette il più due, Arzano ritorna in auge e se le danno di santa ragione. Corna trova prima il muro poi l’affondo al centro per il 22-24. A nulla serve il time out delle locali. Kostadinova trova l’ace che chiude il sipario.
La Betitaly prende la strada di casa con la certezza del primato in classifica. Il cammino, però, è lungo e da Arzano si torna con l’insegnamento che nel volley tutto può diventare il contrario.
Francesco Paglialonga
Ufficio Stampa Volley Maglie