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Melendugno, intervista a coach Napolitano: “Bravissime le mie giocatrici, ora serve la ciliegina sulla torta”

Domenica la formazione salentina scenderà in campo per affrontare l’Altino nella prima gara della serie che darà accesso alla Serie A2

Un primo posto nel girone E della B1 di volley femminile conquistato al termine di una cavalcata trionfale e ora la grande attesa per una finale play-off che potrebbe regalare la Serie A. La Narconon Melendugno sogna il salto di categoria, un obiettivo dichiarato fin dall’estate e che è distante soltanto 2 o al massimo 3 gare. Si sta parlando della sfida con la Tenaglia Altino che partirà domenica prossima con gara 1, proseguendo poi con gara 2 mercoledì 31 maggio e l’eventuale gara 3 il 3-4 giugno. LeccePrima ha intervistato l’allenatore della formazione salentina, Bruno Napolitano, per scoprire come l’ambiente sta vivendo questo momento magico.

Da parecchi giorni state attendendo il ritorno in campo, come è stato affrontato questo periodo?

Sono state tre lunghe settimane, il regolamento però è questo. Se da una parte c’è il vantaggio di poter recuperare, dall’altra non si vede l’ora di giocare e gli unici punti di riferimento sono quelli degli allenamenti. Ce la giocheremo comunque lo stesso, anche con questo piccolo punto interrogativo.

Il primo posto nella regular season sembrava a un certo punto irraggiungibile, visto il gran campionato di Arzano. Come hai vissuto le critiche subite nella prima parte della stagione?

Arzano ha fatto un gran campionato, ma noi siamo stati più bravi di loro. La programmazione che avevamo fatto ha pagato e forse non molti sanno che abbiamo giocato con un’atleta in meno. A novembre abbiamo dovuto cambiare completamente assetto. Le critiche sono state del tutto ingiustificate, mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa: chi conosce la pallavolo, sa che non si inventa nulla, in inverno abbiamo pensato a un nuovo sestetto, è servito più di un adattamento. Quindi dico alle ragazze non “brave”, ma “bravissime” per aver sopperito a questa mancanza. È mancata anche una rotazione in allenamento, oltre a un cambio in partita e non è stato semplice. Tutto questo va sottolineato a caratteri cubitali. Più di un girone di ritorno da imbattuti non è una cosa scontata, senza dimenticare che nelle ultime quattro partite non potevamo perdere più di due set.

La preparazione è stata più che indovinata come si intuisce dalla classifica finale del girone E e dalle condizioni fisiche attuali di Melendugno e Arzano. Di chi è merito?

Spendo una parola in favore di Andrea Rotella, per me è il numero uno e non è un atto di presunzione. Lavoro con lui da 5 anni ed è capace di dare questo e molto altro. Il cambiamento che la squadra ha avuto è sotto gli occhi di tutti, come è giusto che sia perché in fondo l’obiettivo è questo. Adesso serve la ciliegina sulla torta.

La ciliegina è appunto la finale con Altino. Avresti preferito magari l’Amando Volley, già affrontata in campionato due volte invece che una squadra appena scesa dall’A2?

Non avevo molti dubbi sul passaggio del turno di Altino, l’Amando Volley è arrivato a questo appuntamento senza i favori del pronostico e in campo si è avuta la conferma. Noi e le abruzzesi siamo due squadre abbastanza equivalenti, ma abbiamo due modi di giocare completamente diversi. Altino è ben messo in campo, è allenato da un tecnico bravo e di esperienza. Forse potremmo avere come piccolo vantaggio il fattore campo, ma rimane comunque una finale alla pari. Mi aspetto una serie equilibrata ma confido nell’aiuto dei nostri tifosi magnifici che hanno fatto la differenza a Lecce dal primo all’ultimo incontro.

Altino è una formazione particolare, senza una top scorer da 20 punti, ma con parecchie giocatrici capaci di andare in doppia cifra. In più ha cambiato allenatore in corsa. Che avversario ti attendi?

È una squadra molto equilibrata e allenata da un coach che sa lavorare. Hanno in Camilla Orazi il loro punto di riferimento, oltre a due ottime bande, una centrale esperta come Montechiarini, senza nulla togliere alle altre. Questo amalgama è merito di Giandomenico perché non è mai facile ereditare le formazioni in corsa, ha trovato i giusti equilibri e questo ci pone di fronte un avversario davvero complicato.

Come si stanno allenando le ragazze con una finale ormai alle porte?

Il girone di ritorno è stato fantastico e non smetterò mai di ringraziare il gruppo per non aver smesso di crederci neanche un attimo. Una squadra che non ci crede non si allena come hanno fatto le mie giocatrici. Speriamo che vada come deve andare, mi piace sottolineare quello che ha detto il presidente Lugibello: anche se non dovesse arrivare l’A2, nessuno può togliere alle ragazze quanto di buono hanno fatto e queste parole meritano un grande apprezzamento. Sono due settimane che vedo la squadra molto concentrata e attenta, è un dettaglio che potrebbe fare la differenza. La società va ringraziata perché non ci ha mai fatto mancare niente, ci ha messo a disposizione tutto quello che serviva per lavorare nel miglior modo possibile.

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