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Volley femminile A2. Melendugno e quel punto negato che grida vendetta

La partita di ieri contro Macerata poteva forse avere un risultato diverso se non ci fosse stata una svista dell’arbitro nel primo set

Realizzare appena 8 punti in meno rispetto a una squadra costruita per il salto di categoria è già di per sé un successo. La Narconon Melendugno ha tenuto testa alla CBF HR Macerata nella gara di ieri a Lecce, perdendo però in tre set e tornando all’ultimo posto in solitaria nel girone B della Serie A2 di volley femminile. Fa parte del percorso di crescita di questa formazione neopromossa che sta affrontando una categoria così difficile con grande orgoglio e senza sfigurare.

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C’è un dettaglio del match di ieri, però, che grida vendetta. Il primo set poteva essere conquistato senza problemi dalle salentine se non ci fosse stata di mezzo una svista arbitrale. Melendugno ha perso il parziale con il punteggio di 25-23, ma sul 23-18 in suo favore aveva anche meritato sei palle set che avrebbero potuto sbloccare il punteggio in proprio favore. Peccato che il muro delle rossonere sia stato battezzato out dall’arbitro, quando invece le immagini hanno chiarito il contrario.

A fare il punto su questo episodio è stato Alessandro Cisternino, ds della Narconon: “Macerata grande squadra, forte, forte, forte! Siamo riusciti a metterle in difficoltà, in seria difficoltà. Abbiamo tenuto bene il campo, bella pallavolo, andava quasi tutto bene. Abbiamo sicuramente commesso tanti errori anche noi, l'errore ci sta da tutte le parti, forse è stato sfortunato l'arbitro, una svista, ma resta che questo per noi (e a seguire anche un altro) ha un peso non indifferente. Magari non sarebbe cambiato nulla, magari avremmo vinto solo il primo set e persi gli altri. Ma nello stesso tempo mi chiedo, come si fa?  Perché? Perché dopo che te lo fanno notare ci si mette a (de)ridere di sopra.  Andiamo avanti tenendoci stretta anche questa prestazione e i soliti complimenti, il ‘non meritiamo questa classifica’. Non demordiamo, dai ragazze continuiamo a combattere ancora più cazzute, ancora con più rabbia, con tutta l'anima ma per favore noi meritiamo un po' di rispetto”.

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