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Sweeney Todd, un noir a ritmo di musica per Tim Burton

Torna sugli schermi, a bordo di uno spettrale musical, la coppia più noir del cinema americano. Il regista Tim Burton assegna al suo inseparabile amico Johnny Depp il ruolo dell'efferato "Figaro"

"Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet street"
Regia di Tim Burton. Con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Sacha Baron Cohen, Laura Michelle Kerry, Timothy Spall.
Genere: musical
Durata: 116'
Produzione: USA-UK 2007

Torna sugli schermi, a bordo di uno spettrale musical, la coppia più noir del cinema americano. Il regista Tim Burton assegna al suo inseparabile amico Johnny Depp il ruolo dell'efferato "Figaro" Benjamin Barker che, mutato il nome in Sweeney Todd, dopo 15 anni di prigione cerca la sua vendetta contro il giudice Turpin (Alan Rickman), l'uomo che ha rovinato la sua vita, causato la morte dell'amata moglie e imprigionato l'adorata figlia. La sceneggiatura trae libero spunto dall'omonimo e anonimo romanzo popolare inglese in cui, però, la furia omicida del protagonista non aveva un reale motivo e che già nel '79 fu tradotto in un musical a Broadway.

Perfetto per il ruolo, con trucco pallido e ciuffo di capelli bianchi, Depp incarna l'anima furiosa di Todd che, in una Londra dalle bellissime atmosfere gotiche che ricordano un po' la Gotam City del Batman di Burton, troverà una macabra e innamorata complice nella spettrale Helena Bonham Carter (perfetta reincarnazione della "Sposa cadavere"), capace di trasformare le vittime del barbiere in deliziosi pasticci di carne umana. Bravissimo, come sempre, Alan Rickman, ormai avvezzo ai ruoli da cattivo sceriffo, e irresistibile nel suo cameo l'attore Sacha Baron Cohen (già "Borat") che incarna alla perfezione lo stereotipo del barbiere italiano.

Dante Ferretti (che per questo film ha vinto l' ennesimo Oscar per la migliore scenografia) riesce a trasferire dagli ambienti alle persone l'aspetto cupo e macabro, avvolgendo completamente lo spettatore nelle tenebrose atmosfere del film. La storia musicale è avvincente e fortemente drammatica, con riferimenti alla tragedia greca o ai drammi di Shakespeare, e il bravissimo Johnny Depp riesce, con la sua interpretazione, a far sposare allo spettatore la sua sanguinolenta causa. Se per "Edward mani di forbice", le sue estremità metalliche erano l'unico mezzo con cui toccare il mondo senza però volerlo ferire, gli arti di Sweeney sono rappresentati dai suoi affilati rasoi d'argento attraverso i quali, invece, nutre la sua vendetta. Todd si trasforma in un omicida per distruggere il suo nemico, ma finisce per diventare peggio di lui, nella convinzione che tutti debbano pagare per il torto che ha subito. Tutti meritano di morire e chi sopravvive diventa involontario cannibale dei suoi simili. Restiamo al mondo solo nutrendoci della vita altrui, questa l'agghiacciante morale del barbiere e della sua compagna di lutti. Il povero barbiere nel suo percorso sanguinario riuscirà nel suo intento, ma la vendetta si sa, come la furia, è spesso troppo cieca. Vittima, carnefice, vittima: lo spietato destino di Sweeney Todd.

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