Franco Ventura, di Cassano d'Adda, era stato accusato in primo grado di concorso nell'omicidio di Antonio Giannone, avvenuto nel 2009. Ma in appello la sentenza è stata clamorosamente riformata in favoreggiamento personale. "Coda" disse che gli fornì la pistola
Diego Alfieri risponde di omicidio aggravato dai futili motivi. I fatti nell'estate del 2012. La vittima, Giampiero Murinu di Collemeto. La consorte di quest'ultimo, Katia Valiani, che con il barman aveva una relazione, risponde di detenzione illecita, porto e cessione di arma da fuoco
Crocefisso Martina, il 47enne di Torchiarolo, vigilante in servizio a Campi Salentina, è stato condannato in primo grado per la morte del 28enne Marco Tedesco che il 24 gennaio del 2007 stava deprendendo una stazione di servizio con alcuni complici. La difesa ricorrerà in appello
Il 24 gennaio del 2007 Marco Tedesco fu raggiunto dai frammenti di un proiettile esploso dall'arma di Crocefisso Martina. Il pubblico ministero ha chiesto 14 anni, comunque il minimo della pena per un omicidio volontario. Il 5 dicembre la prossima udienza
Colpo di scena nel processo d'appello per l'omicidio del marocchino Abdellatif El Farissi, 29 anni, ucciso a colpi di fucile il 10 agosto 2011 a Gallipoli. La pena, infatti, è stata ridotta da trent'anni a diciotto. E' caduta l'aggravante dei futili motivi riconosciuta in prima battuta
Antonio Gabrieli, martanese di 53 anni, è indagato con Antonio Zacheo, di 27, dell'assassinio di Massimo Bianco, il 41enne freddato a colpi di pistola e poi trovato semi-carbonizzato nelle campagne della Grecìa Salentina. Il fatto è avvenuto alla fine di giugno dello scorso anno
Antonio Vitale, 31enne di Lecce e Ivan Spedicati, 23enne surbino, sono stati arrestati questo pomeriggio dagli agenti della squadra mobile di Lecce. Altro indagato è Nicola Ivan Vitale. Avrebbero favorito la fuga di Serghei Vitali, 29enne moldavo, noto come "Barabba", dal carcere di Padova
Il 32enne di Botrugno, arrestato il 28 agosto con l'accusa di omicidio pluriaggravato, è stato rintracciato grazie alle foto del cucciolo della compagna. Le immagini, pubblicate su Internet, hanno permesso di risalire al luogo di residenza dell'uomo, ritenuto responsabile dell'uccisione della gioielliera Maria Angela Granomelli
Sgomento per il brutale omicidio di Agron Cela, 52enne. A Lecce da vent'annni, era dipendente del centro sportivo Cat di Merine. A Valona possedeva un ristorante, affidato in gestione. Diverse le piste, ma il fatto potrebbe inquadrarsi proprio nella vicenda del locale, per il quale viaggiava molto
Questa mattina un lungo faccia a faccia in cui il pubblico ministero Roberta Licci ha cercato eventuali riscontri o ulteriori lacune alla pista passionale dell'omicidio, sollevata dallo stesso autore del delitto del bodyguard di San Cesario
Spunta la pista passionale nell'assassinio di San Cesario. L'uomo arrestato in latitanza a Lendinuso ha dichiarato di aver agito per gelosia, spiegando che il bodyguard avrebbe fatto avance a sua moglie e l'avrebbe poi offeso durante l'incontro chiarificatore. "Ho portato la pistola perché era violento"
La tragedia in tarda mattinata nel centro del comune del basso Salento. La coppia: Francesco Capone, di 46 anni ed Erika Ciurlia, di 43. Lui non avrebbe accettato la separazione e per questo ha deciso di mettere in atto il folle piano, uccidendo la donna e poi suicidandosi. Sul posto i carabinieri e polizia
La Corte d'Assise di Lecce ha emesso il dispositivo di condanna sposando la linea della pubblica accusa: carcere a vita per Rosario Padovano e per Giorgio Pianoforte. Fabio Della Ducata assolto dall'accusa di concorso in omicidio per non aver commesso il fatto
Antonio Gabrieli, martanese di 53 anni, e Antonio Zacheo, di 27, anch’egli del posto, accusati dell’omicidio di Massimo Bianco, 41enne di Martano hanno scelto di rimanere in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere dinanzi al gip Alcide Maritati. Sono in carcere da ieri
Antonio Gabrieli e Antonio Zacheo, entrambi di Martano, sono accusati della morte del 41enne, di distruzione di cadavere e di porto illegale d'arma. Il corpo della vittima fu trovato il 29 giugno scorso in piena campagna, semi-carbonizzato
Grazie alla collaborazione di famigliari e conoscenti della vittima dell'omicidio che ha scosso San Cesario di Lecce, si sono scoperte una calibro 9 Tanfolio e una Skorpion. Il bodyguard ultimamente si sentiva minacciato e sotto pressione. Le armi saranno esaminate dal Racis
Domani la necroscopia sul corpo del bobyguard ucciso a colpi di pistola nel centro di San Cesario. I carabinieri stanno dando caccia a tutto spiano all'indiziato principale, Lorenzo Arseni, 47enne. Forse sono prossimi alla cattura. Ha un passato per droga e per ben due volte è stato latitante
L'agguato costato la vita a Gianfranco Zuccaro, questa mattina, rappresenta solo l'ultimo episodio di sangue de 2013. Un anno segnato dal ritrovamento dei corpi di Greco e Marino in una cisterna , a maggio, e da quello di Massimo Bianco, freddato una settimana addietro a Martano
La vittima, Gianfranco Zuccaro, 36enne, di San Cesario, è giunta in auto intorno alle 9 nei pressi del rinomato bar "Natale", in pieno centro. Entra per fare colazione, ma quando esce c'è un uomo ad attenderlo. Ferito all'addome e alle gambe, ha cercato scampo a piedi
Carcere a vita è la richiesta del pubblico ministero Elsa Valeria Mignone per Rosario Pompeo Padovano, ritenuto il mandante, e Giorgio Pianoforte, che avrebbe ingannato "Nino Bomba" invitandolo ad uscire dalla pescheria per constatare un sinistro
La vittima è Massimo Bianco, già noto alle forze dell'ordine. Una telefonata ha allertato i carabinieri: l'uomo, di cui la moglie aveva denunciato venerdì la scomparsa, potrebbe essere stato ucciso con un colpo di pistola alla tempia in un altro luogo
Delia Piscopo, con passaporto svizzero, ma origini di Parabita, era convolata a nozze alcuni anni addietro con un uomo di Hurgada. Nella città sul Mar Rosso viveva e lavorava. La morte risale al 19 maggio. Sul caso aperta un'inchiesta e disposta l'autopsia
Intanto il consulente nominato dal Tribunale di Lecce, lo psichiatra Domenico Suma, ha già stabilito che la donna era parzialmente incapace di intendere e di volere al momento dell'omicidio, e che è capace di stare in giudizio
Mino Perrino sarebbe il presunto responsabile di duplice omicidio e soppressione dei cadaveri di Greco e Marino, assieme a due complici. All'origine del gesto, apprezzamenti sessuali che il 34enne, poi ucciso, avrebbe fatto alla compagna dell'aggressore. La seconda vittima ammazzata perché testimone scomodo
La tragedia maturò nel gennaio del 2012, a Guagnano. Enzo Caretto, pensionato di 71 anni, alla prese con i seri problemi di salute dalla moglie e della figlia, aveva da tempo ceduto alla tentazione dell'alcol. I carabinieri lo trovarono in cortile