Si avvia alle battute finali il processo abbreviato nei riguardi dei vertici di due società accusate di aver dichiarato incassi inferiori per versare meno del dovuto al Comune di Lecce
L’accusa era di peculato, ma a seguito di una modifica normativa non può più essere contestata agli albergatori. La sentenza del giudice Sergio Tosi è stata quindi di non luogo a procedere "perché il fatto non sussiste"
Si aprirà il 29 settembre il processo nei riguardi dei vertici di due società, affidatarie dei servizi di informazione e accoglienza turistica, accusate di aver dichiarato incassi inferiori per versare meno del dovuto al Comune di Lecce
Arrestato dai finanzieri il cassiere di una banca che a Ugento avrebbe trattenuto per sé oltre 16mila euro, consegnati in contanti da 75 utenti per pagamento di tributi comunali. Nel contempo si sarebbe appropriato di quasi 21mila euro di un cliente ultranovantenne. L'uomo è stato licenziato
All'ex responsabile di un istituto autorizzato dal tribunale era stato imputato di essersi appropriata di un termocamino ai danni di un creditore e di aver fatto pagare una somma non dovuta
Sarà discussa il 31 marzo la richiesta di rinvio a giudizio nei riguardi dei vertici di due società accusate di aver dichiarato incassi inferiori per versare meno del dovuto al Comune di Lecce
Secondo l’inchiesta, sarebbero stati indicati incassi dal valore inferiore al reale così da versare meno del dovuto al Comune di Lecce. L’atto è stato notificato a sei persone
E’ di tre anni, cinque mesi e dieci giorni il verdetto emesso nei riguardi di Rossana Tornese, la 47enne leccese già condannata in via definitiva sempre per peculato a più di cinque anni
“Unfinished work” è l'operazione dei finanzieri di Otranto che arrestarono Fiorenzo Pisanello e Antonio Leo. La certificazione con cui si attestava la fine dei lavori e successivo il collaudo statico della struttura sarebbero fasulli
Al banco degli imputati, a partire dal 6 settembre, siederà una 55enne di Carmiano, accusata di non aver rispettato il regolamento sui versamenti dei soldi ricevuti dai pazienti per le visite in Intramoenia
Rita Taraschi, 62enne originaria di Teramo, era finita a processo dopo indagini della guardia di finanza di Gallipoli. I fatti tra il febbraio 2015 e il marzo 2016
Ai domiciliari sono finiti questa mattina Fiorenzo Pisanello, 66 anni di Lecce, e Antonio Leo, 56, di Soleto. Notificati altri cinque avvisi di garanzia. Un imprenditore è stato “sospeso” per un anno
Emesso il verdetto d’appello nei riguardi di Cosimo Prete che in primo grado era stato condannato a 14 anni con l’accusa di essersi appropriato di ingenti somme di denaro al tempo in cui era responsabile della sala consulenze dell’ufficio postale di Parabita
Confermata dalla Corte di Cassazione la sentenza emessa nei riguardi di Costantino Iorio, ritenuto responsabile di un ammanco di circa 4mila euro, al tempo in cui era in servizio a Martano
Per il giudice Cinzia Vergine, Luca Gabrieli “non ha commesso il fatto”. Il dipendente era finito al banco degli imputati, dopo che la Asl aveva riscontrato un ammanco di circa 3.400 euro in un solo giorno
Sequestrati un’imbarcazione e il relativo motore fuoribordo che sarebbe stato acquistato dallo stesso presidente. S’indaga per peculato. Disposto il commissariamento della sezione
Per i giudici, nel 2015, Nicola Dell’Angelo Custode avrebbe strisciato il badge al posto della collega una dozzina di volte. Riconosciuti entrambi responsabili del reato di truffa, lei anche di peculato
Si aprirà il 6 aprile il processo per peculato e falso nei riguardi di un 37enne di Salve, in servizio nell’ufficio marittimo di Leuca. La difesa è sicura di poter dimostrare che le accuse sono infondate
Rita Taraschi è stata rinviata a giudizio per peculato, perché avrebbe usato la vettura per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli episodi, da febbraio 2015 al marzo 2016
Il 57enne dovrà rispondere dal banco degli imputati di presunti illeciti commessi quando era in servizio nella stazione dei carabinieri di Nardò. A ottobre era stato colpito dall’interdizione dai pubblici uffici per un anno
Si è concluso ieri il processo d’appello nei riguardi di Oronzo Limone ritenuto responsabile di due episodi di peculato. Condannato a due anni anche il suo ex capo di gabinetto Madonna