Ritenuto uno dei possibili successori del boss Roberto Nisi, il 31enne leccese era andato a Pompei, dov'è stato arrestato, secondo gli investigatori per sfuggire al tentativo di eliminarlo. Intraprendente, era probabilmente finito nella lista dei personaggi "scomodi". Molti i segnali
Prosegue a ritmo serrato l'attività investigativa sui cartelloni falsi affissi ieri, lungo le vie di Lecce, che annunciavano la morte di Davide Vadacca, il 31enne gambizzato nel mese di ottobre del 2012. Il fascicolo assegnato al sostituto procuratore Guglielmo Cataldi