La capacità di rigenerarsi del clan, nonostante le precedenti operazioni di polizia
Quello di oggi, al termine di una indagine, circa due anni dall'altro maxi blitz denominato "Final Blow"
LECCE - La violenza è una prerogativa del clan Briganti, come ha sottolineato il vicequestore Pasquale Testini, neo comandante della squadra mobile: “Una organizzazione ben armata dove la violenza non era presente soltanto nei confronti dei soggetti esterni al clan, ma anche verso quelli interni. In alcuni casi sarebbero arrivati persino a impossessarsi delle auto di coloro che non avevano ancora pagato le partite di droga, per poi incendiarle”. Ma Lecce non è fuori controllo. Ci ha tenuto a sottolinearlo il questore del capoluogo salentino, Andrea Valentino. “Sappiamo che non è la Svizzera: ma se la criminalità organizzata in questo capoluogo di provincia continua a esistere, è altrettanto vero che ci siamo anche noi”.