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Giovedì, 25 Aprile 2024

“For the Sea”: iniziativa per il recupero di reti e nasse fantasma

Nel video-documento l’attività dimostrativa svolta l’estate scorsa nei fondali di Gallipoli dall’apneista e blogger, Francesco Sena, e dagli attivisti impegnati nella campagna di sensibilizzazione contro le forme d’inquinamento dell’habitat marino

Le minacce latenti dell’inquinamento e delle cattive abitudini che indeboliscono l’immensità della distesa blu dell’amico mare. Una delle cause più silenziose e subdole è rappresentato dal cosiddetto inquinamento da reti fantasma, una distesa di attrezzature da pesca abbandonate sui fondali che continuano a fare danni e rappresentare una minaccia costante per l’ecosistema e la fauna marina.

Nel video-documento curato dall’apneista salentino Francesco Sena viene rendicontata l’iniziativa di sensibilizzazione che si è svolta nell’estate appena trascorsa nelle acque del mare di Gallipoli: quattro giorni in mare per Sena e gli ideatori del progetto “For the Sea” (Marco Spinelli, Giuseppe Bertuccio D’Angelo, Nick Pescetto, Giancarlo Pedote, Jack Maika) supportati dal Comune e dal Circolo della Vela, a pesca di reti e nasse abbandonate.

Nelle sequenze del video (qui quello completo) la descrizione delle motivazioni dell’iniziativa ambientalista veicolata anche nelle community di Francesco Sena e dei suoi collaboratori e le fasi operative di recupero delle reti e nasse abbandonate, che continuavano a pescare e intrappolare numerose specie ittiche contribuendo al desertificazione dell’habitat marino. L’attività dimostrativa nei fondali di Gallipoli ha consentito di recuperare oltre 250 attrezzature abbandonate che avrebbero continuato a pescare all’infinito. Liberate diverse specie rimaste intrappolate. Recuperati anche molti rifiuti.           

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