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Sabato, 20 Aprile 2024

“La Fontana racconta” a Tricase: la storia dell’acqua per foto, manufatti e oggetti d’epoca

TRICASE - La mostra itinerante “La Fontana racconta” fa tappa anche a Tricase, con oltre 60 scatti e numerosi manufatti e oggetti d’epoca che raccontano la storia dell’acqua e che permettono di ricostruire tutte le principali tappe che hanno portato questo bene primario in una regione, definita in un passato neanche troppo lontano, sitibonda. Simbolo della mostra promossa ed organizzata da Acquedotto pugliese, la celebre fontanella in ghisa.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta nelle Scuderie di Palazzo Gallone, dove l’esposizione resterà aperta al pubblico fino all’5 febbraio, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30.

“La storia dell’acqua è la storia delle comunità e di AQP - ha sostenuto Antonio De Donno, sindaco di Tricase - i pugliesi dovrebbero essere più fieri. Operazioni culturali come questa hanno il senso di tornare al passato: intorno alle fontanine infatti si sono costruiti i valori fondativi delle comunità.  I nostri ragazzi non hanno idea di cosa siano, quando sono nati erano già in disuso. Come Comune abbiamo colto l'occasione per ristrutturare tutte le nostre fontanine. Questi sono gli ambienti di Palazzo Gallone e la mostra fa parte di una delle operazioni culturali con cui parte la rinascita di questi luoghi. Entro il 2023 sposteremo gli uffici amministrativi e questi luoghi avranno la vita culturale che meritano”.

“Siamo molto contenti di ospitare a Tricase la mostra La Fontana racconta. Ringrazio il sindaco, Antonio De Donno. La fontanina da oltre un secolo – ha sottolineato Tina De Francesco, consigliere di amministrazione di Aqp – è presente nelle piazze pugliesi. Questa mostra si compone di foto e oggetti antichi che raccontano l’avvento dell’acqua. Tricase in questo modo racconta la sua storia alle scolaresche. L’arrivo dell'acqua nel 1938 rappresentò un cambiamento epocale e un miglioramento della vita. Fu l'inizio della nuova era del benessere e del progresso. Oggi però con i ragazzi abbiamo condiviso un altro aspetto comune che riguarda l'acqua. Questo bene comune oggi è un bene prezioso. Abbiamo spiegato come ognuno di loro, anzi ognuno di noi, con piccoli gesti può contribuire a preservarla”.

“Aqp, inoltre – ha proseguito – è impegnata nella costruzione di nuove realtà tecnologiche avanzate e innovative nell'ottica del rispetto della natura e della tutela dell'acqua. È in fase di appalto l’intervento di adeguamento alle emissioni in atmosfera del depuratore per un importo di 800mila euro. Previste la sostituzione di vecchie condotte ed attività di distrettualizzazione della rete nell’ambito del piano di Risanamento 4, per un importo complesso di 145 milioni di euro”.

Non solo fotografie dunque, provenienti dall’archivio di Acquedotto pugliese e da collezionisti e appassionati, ma anche veri e propri manufatti: utensili, anfore e vasi del ’900 destinati all’approvvigionamento, al trasporto, al consumo e alla conservazione dell’acqua prima che Aqp entrasse in funzione e consentisse il miglioramento delle condizioni e dello stile di vita.

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