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Il fascino della nave “Amerigo Vespucci” al calar della sera

PORTO CESAREO - Salpata a luglio dal porto di Livorno per la sua consueta campagna in mare aperto, la nave scuola “Amerigo Vespucci” della Marina militare, la più anziana in servizio, come riporta il sito ufficiale a lei dedicata, è da ieri alla fonda davanti a Porto Cesareo. La sua apparizione improvvisa ha suscitato meraviglia. In effetti, difficile sfuggire al fascino di questo gioiello dei mari, varato il 22 febbraio del 1931, uno spettacolo per gli occhi soprattutto al calar della sera, quando il cielo e il mare si confondono nell’oscurità e a bordo brillano le luci.

“Non chi comincia ma quel che persevera”, è il motto della nave, la cui attività principale è quella di addestramento degli allievi dell'Accademia navale, della scuola navale militare “Francesco Morosini”, degli allievi nocchieri e di giovani di associazioni quali Lega navale italiana, Sail training association Italia e l’Anmi.

Un gioiello dei mari

“La lunghezza della nave al galleggiamento – si legge sul sito della “Amerigo Vespucci” il 22 febbraio 1931 è di 82 metri, ma tra la poppa estrema e l'estremità del bompresso si raggiungono i 101 metri. La larghezza massima dello scafo è di 15,5 metri, che arrivano a 21 metri considerando l'ingombro delle imbarcazioni, che sporgono dalla murata, e a 28 metri considerando le estremità del pennone più lungo, il trevo di maestra. L'immersione massima è pari a 7,3 metri”.

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