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Giovedì, 28 Marzo 2024
Casarano Ruffano

Agguato mortale, slitta a giovedì l'autopsia. Indagini serrate

E' slittata a giovedì prossimo l'autopsia di Roberto Romano, il 36enne di Ruffano assassinato in agguato avvenuto sabato pomeriggio nei pressi della sua abitazione. L'incarico è stato affidato al medico legale Alberto Tortorella

 

LECCE – E’ slittata a giovedì prossimo l’autopsia sul corpo di Roberto Romano, il 36enne di Ruffano assassinato, con tre colpi di pistola calibro 9, in un agguato avvenuto sabato pomeriggio nei pressi della sua abitazione. L’incarico è stato affidato al medico legale Alberto Tortorella. Un rinvio tecnico dettato, con ogni probabilità, dalla necessità di svolgere nuovi accertamenti da parte degli inquirenti. Indagini che potrebbero portare, o hanno già portato, all’iscrizione di alcuni nomi nel registro degli indagati. I

l cerchio sembra stringersi sempre di più intorno ai possibili autori dell’agguato in cui, oltre a perdere la vita Romano, è rimasto ferito Dario Traversa, 28 anni, colpito a una gamba nel corso della sparatoria. Gli uomini del nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri del comando provinciale di Lecce, guidati dal capitano Biagio Marro, stanno svolgendo indagini serrate e accertamenti in ogni direzione. All’attenzione degli investigatori anche il materiale esplosivo che sarebbe stato rinvenuto nell’abitazione della vittima.

Sembra allontanarsi sempre di più intanto, l’ipotesi di un episodio di sangue da collegare alla lotta o a contrasti tra clan della criminalità organizzata. A dimostrazione di ciò il fascicolo, di cui è titolare il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni De Palma, non sarebbe stato iscritto nel registro della Direzione distrettuale antimafia. La pista più probabile, al momento, rimane quella di un debito di droga contratto da una delle due persone coinvolte nella sparatoria. Una pista che sembra portare in uno dei comuni del Basso Salento dove, come ha evidenziato il procuratore Cataldo Motta nella relazione sull’amministrazione della giustizia, “si segnala una certa vivacità di traffici illeciti”.  

Meno probabile, invece, l’ipotesi di una vendetta legati a motivi personali. Nessun elemento utile è emerso dalla deposizione di Traversa. Il 28enne, che sarebbe stato anche sottoposto alla prova dello stub (l’esame utile a rilevare eventuali tracce di polvere da sparo), ha raccontato ai carabinieri di non aver visto o riconosciuto chi ha esploso i colpi di pistola.

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