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Depotenziamento degli uffici Inps di Casarano: il comitato provinciale interpella Anci, prefetto e sindacati

Il presidente del comitato provinciale chiede che la sede casaranese, strategica sul territorio, venga riconosciuta come filiale. “Si tratta di una zona con un bacino di popolazione di circa 300mila abitanti sparsi in 35 comuni”

CASARANO   - Il presidente del comitato provinciale Inps di Lecce, Salvatore Labriola, scrive ai parlamentari del territorio, al prefetto leccese, al presidente di Anci. E, ancora, a sindacati: segnala la forte preoccupazione per il depotenziamento degli uffici della sede di Casarano. “Attualmente circa 70 fra dipendenti e medici sono già andati in pensione. A loro si aggiungeranno altre figure, le cui finestre di pensionamento si apriranno nel 2022. Ciò crea nel Salento una situazione giunta ormai al limite”, si legge nella nota indirizzata anche agli organi di stampa. “L’antipasto è stato infatti quello di spostare tutte le visite sanitarie previdenziali presso la sede di Lecce, con grave disagio per cittadini costretti a sobbarcarsi anche oltre 100 chilometri per raggiungere il capoluogo. Tutto ciò, fra l’altro, durante la pandemia ha aggravato il momento di grave criticità vissuto da famiglie, persone anziane e invalidi”.

L’apprensione del comitato provinciale ora si sposta su eventuali problemi di ordine pubblico. “Il territorio del Sud Salento attualmente è presidiato da un’agenzia denominata Complessa, con sede a Casarano appunto, a cui rispondono gerarchicamente le agenzie di Gallipoli e Tricase. Si tratta di una zona con un bacino di popolazione di circa 300mila abitanti sparsi in 35 comuni, con circa 34mila aziende e circa 37mila lavoratori autonomi. Numeri che dovrebbero convincere tutti su un fatto scontato: il territorio di Casarano, per la posizione geografica e per il bacino d’utenza, dovrebbe meritare un riconoscimento a filiale. Altro che declassamento Queste dinamiche aziendali ai più sono sconosciute. Ma vale la pena evidenziare che altrove, in Calabria per l’esattezza, si promuove un territorio che non è provincia, come quello Corigliano Calabro-Rossano, a Filiale e addirittura Lamezia Terme la si riclassifica ad Agenzia Complessa. Uno schiaffo e una mancanza di rispetto, non solo al territorio salentino ma in generale a quello pugliese”.

Da qui dunque l’appello al prefetto di Lecce, affinché convochi d’urgenza un tavolo per aprire un momento di ascolto e verifica sulla situazione vissuta sul territorio. Coinvolti in questo appello anche i parlamentari salentini, l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) affinché gli uffici casaranesi vengano riconosciuti come filiale. “Un servizio pubblico così importante non può diventare residuale”, conclude Labriola .

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