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Venerdì, 19 Aprile 2024
Casarano Ugento / Via San Vincenzo

Disposto il trasferimento per il piromane. Dalla cella al reparto pscichiatrico

Cosimo Congedi, il presunto autore dei due incendi messi a segno nel mesi di marzo ai danni della casa e di un'auto, appartenenti a due professionisti, ha lasciato l'istituto penitenziario per passare nel reparto Psichiatria

UGENTO - Il gesto, doppio, reiterato, gli è costato davvero molto caro. Cosimo Congedi, il 46enne di Ugento, già noto alle forze dell'ordine, ha lasciato il carcere "Borgo San Nicola", per finire nel reparto di Psichiatria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare , emessa dal Tribunale di Lecce. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri della stazione locale lo scorso 10 marzo, per aver dato alle fiamme, nel giro di soli due soli, una casa disabitata ed un'autovettura, una Citroen Saxo, parcheggiata in pieno centro, in Piazza San Vincenzo, a pochi metri dall'appartamento. Veicolo ed abitazione, erano appartenenti ad una coppia di noti professionisti del posto, impegnati nel sociale e in politica: la 55enne Maria Verardi, responsabile del Sert, e Pasquale Salvatore Molle, ingegnere e consigliere di minoranza del comune di Ugento.

L'episodio, che ha immediatamente messo in a lavoro i militari, era da subito molto sospetto perché le fiamme hanno avvolto l'abitazione dei due coniugi di via Massimo Colosso,  a due gorni di distanza dal rogo che aveva colpito il veicolo. Una coincidenza sulla quale gli inquirenti hanno investigato fino a quando, ottenuti i nastri del sistema di videosorveglianza, hanno potuto notare chiaramente un  uomo parzialmente travisato che, una volta sceso dal proprio  motocarro Ape, si dirige verso la Citroen Saxo, con una tanica tra le mani, cospargendo il mezzo di liquido infiammabile per poi dileguarsi a bordo del proprio veicolo, per le vie adiacenti. Riconoscendo il profilo di Congedi, e associandolo al mezzo utilizzato di frequente, i militari dell'Arma lo hanno ricercato in tutti i comuni limitrofi e nelle marine fino a quando, la mattina del 10 marzo, lo hanno individuato. Sempre a bordo del suo motocarro .Durante la perquisizione del veicolo e dell'abitazione di Congedi, gli investigatori hanno trovato conferme dei loro sospetti: sia il contenitore di benzina utilizzato per appiccare il rogo- contenente ancora alcune tracce del liquido- sia un accendino di colore blu. Persino il  cappellino utilizzato per il travisamento, inoltre, era custodito assieme agli altri componenti del kit.

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