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Dopo le pesanti offese alla giornalista il consigliere comunale si dimette

Tecnicamente rassegnate per un reportage. Ma sindaco di Casarano e amministrazione prendono da lui le distanze per gli epiteti

CASARANO – Come risposta a un reportage, in cui viene tirato in ballo, una sequela di insulti pesanti su Facebook. Cioè, Urbi et Orbi. Morale della favola: dimissioni, ben accette dal sindaco, che ne condanna la condotta a dir poco grossolana.

Che i social siano troppo spesso discarica di frustrazioni, vomitatoio di offese, amplificatori di pericolose derive antisociali, è fin troppo evidente. Il danno quotidiano lo aveva ben dipinto con poche, colorite pennellate, il compianto Umberto Eco.

Una regola a cui, sempre più spesso, non sfuggono nemmeno personaggi pubblici. La sensazione a volte è che i social abbiano un tale effetto ipnotico sulle menti, da far scordare banalmente che ogni sfogo espresso non è mai al bancone di un pub, mezzi brilli, a fine serata, fra quattro amici compiacenti e altrettanto avvinazzati, ma di fronte a una platea globale. E le conseguenze possono essere a volte irrevocabili. Proprio come le dimissioni del consigliere comunale di maggioranza a Casarano,  Loris Luigi Stefano, presentate oggi davanti al sindaco Gianni Stefano (nessun grado di parentela fra i due).

Tecnicamente, le dimissioni sono state presentate proprio per via del reportage. La giornalista Marilù Mastrogiovanni, che dirige “Il Tacco d’Italia”, testata salentina che è un punto di riferimento storico per l’area casaranese, ha tirato in ballo Luigi Loris Stefano per via di un’informativa nelle mani della Procura. Al centro, intercettazioni sulle attività e le ramificazioni di Augustino Potenza, secondo gli inquirenti pezzo da novanta della Scu, freddato a colpi di kalashnikov in un piovoso pomeriggio di fine ottobre scorso.

Così, il consigliere ha deciso di formalizzare l’uscita dal Consiglio, “in seguito alle notizie giornalistiche diffuse” […] “al fine di evitare qualsiasi speculazione politica che possa nuocere alla città e all’amministrazione comunale”. Pur sottolineando: “A tutt’oggi non sono destinatario di alcun provvedimento giudiziario”.

Nessun cenno da parte sua ai pesanti epiteti rivolti alla giornalista, che hanno provocato anche una sequela di prese di posizioni di altri utenti del social, le più contrarie e contrariate. Comprese quelle di chi, nemmeno conoscendo la storia all’origine, ha ritenuto comunque imbarazzanti e sguaiate certe espressioni, specie se uscite dalla bocca di un rappresentate della comunità.

Ma che proprio quelle abbiano suscitato forte riprovazione e siano probabilmente il motivo fondante delle dimissioni, sembra dirlo, nemmeno tanto fra le righe, lo stesso sindaco Gianni Stefano, quando, dopo aver preso atto delle dimissioni, ritenendole “quanto mai opportune, anche alla luce delle motivazioni dallo stesso addotte”, aggiunge:  “In rappresentanza dell'intera amministrazione comunale stigmatizzo  e prendo le distanze dal comportamento e dalle espressioni utilizzate dallo stesso (riferito al consigliere, Ndr) sui social network in quanto non consone al ruolo di consigliere comunale e di rappresentante delle istituzioni, indipendentemente da qualunque appartenenza politica”.

Al fianco di Marilù Mastrogiovanni, “ancora una volta vittima di violenti attacchi e minacce per via del suo lavoro di denuncia del malaffare a Casarano e nel Salento”, scendono in campo anche il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, i quali la  esortano “a non lasciarsi intimidire e a proseguire ad illuminare con il suo impegno vicende che altrimenti resterebbero nascoste ai cittadini che hanno il diritto di sapere come si comportano i loro amministratori”. Venerdì insieme con il presidente dell’Associazione della stampa pugliese, Bepi Martellotta, vi sarà proprio un incontro con la giornalista.

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