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Il dono di inizio anno: si ferma una vita, ma gli organi ne salveranno due

Il 2016 inizia con un lutto per una famiglia salentina, ma si apre con la speranza per due sofferenti. Dopo la morte di un 77enne, subito il nulla osta per l'espianto degli organi. Il fegato già trapiantato a un 68enne, i reni nelle prossime ore. Il grazie del direttore generale Silvana Melli

CASARANO – Si spegne una vita, si accende la speranza per due persone sofferenti. Il nuovo anno inizia con un lutto per una famiglia salentina, ma anche con un segnale di grande sensibilità che permetterà ad altri di continuare a lottare. Grande, dunque, la sensibilità di una famiglia che, dopo aver appreso della morte del proprio congiunto, un uomo di 77 anni, per emorragia cerebrale, ha immediatamente acconsentito al prelievo degli organi.

Teatro della vicenda, l’ospedale “Ferrari” di Casarano. Ieri mattina, alle 8,30, si è insediata la commissione per l'accertamento della morte encefalica. Alle 16, è arrivato il triste responso, vista la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. E a quel punto è entrata in gioco la famiglia, che ha fornito il nulla osta per l’espianto. Sono così state avviate le procedure per individuare riceventi che fossero compatibili.

Il fegato è stato prelevato da un’equipe proveniente da Roma “Tor Vergata” e trapiantato a un uomo di 68 anni. I reni, invece, sono stati inviati al Policlinico di Bari e saranno trapiantati nelle prossime ore. Tutta l’operazione è stata lunga e complessa ed è terminata questa mattina alle 9.30 circa.

Questo per vari motivi. Vista l'età del donatore, si doveva necessariamente escludere la presenza di patologie che potessero generare problemi in caso di trapianto. E a quel punto s’è mossa una macchina imponente, che ha richiesto la vasta disponibilità di personale del nosocomio di Casarano, coordinato dalla direzione medica di presidio, interessando le unità operative di anestesia e rianimazione, urologia, medicina, patologia clinica, radiologia.

Non solo. Hanno collaborato anche l'unità operativa di anatomia patologica e l'equipe chirurgica che ha eseguito il prelievo dei reni dell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Il tutto in perfetta sinergia.

“Un grazie a tutti - dichiara il direttore generale, Silvana Melli - sopratutto alla sensibilità di chi ha dato il consenso alla donazione”.

“Un ottimo esempio di solidarietà – aggiunge - che ci auguriamo possa essere di stimolo alla donazione di organi e tessuti che ci vede ancora agli ultimi posti in Italia”. “Un grazie va anche all'impegno di quanti nella nostra azienda svolgono quotidianamente il loro lavoro con dedizione, non limitandosi ad intervenire soltanto 'con scienza e coscienza' ma mettendoci anche il cuore”.

“In particolare - conclude – alle equipe che hanno reso possibile il prelievo di reni e fegato, lavorando per tutta la notte di San Silvestro con la consueta dedizione e professionalità”. Esempi di buona sanità che, si spera, siano d’auspicio per l’anno appena iniziato, vista la situazione attuale, con forti polemiche per il piano di riordino e molte altre problematiche da risolvere.

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