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Venerdì, 19 Aprile 2024
Casarano Matino

Scomparso nel nulla dal 2011. La madre chiede la verità con nuovi manifesti

Antonia Rizzo, la mamma disperata di Ivan Giorgio Regoli, il 29enne scomparso nel settembre di due anni addietro, ha riaffisso un altro poster a Matino, per chiedere alla comunità di collaborare. Da quel pomeriggio, il telefono del ragazzo risultò staccato e non ebbero più notizie

MATINO – E’ quella rabbia, mista a speranza, che soltanto una madre può capire. Antonia Rizzo è una donna spezzata da quando quel 12 settembre del 2011 suo figlio Ivan Giorgio Regoli, allora 29enne, scomparve nel nulla.  Matino è un borgo del basso Salento che sorge sul crinale delle Serre salentine:  domina e controlla un’abbondante porzione di pianura salentina. Tranne che in quel maledetto pomeriggio d’estate, in cui nessuno dichiarò di aver visto niente.

Due anni non concedono rassegnazione a quella madre coraggio che è tornata ad invocare giustizia non solo per suo figlio. Ma anche per il figlio del figlio, che ora non ha più un papà. Soltanto lo scorso settembre, Antonia Rizzo aveva affisso un manifesto all’ingresso del paese, tacciando di omertà la sua stessa comunità, colpevole di sapere e di non esprimersi.

Nella giornata di domenica, un altro poster è spuntato assieme ad un bouquet, davanti all’ingresso del circolo “Porta Carrese”, dove lo scomparso trascorse le ultime ore prima si scomparire. L’urlo simbolico della madre disperata è quello di non archiviare le indagini, delle quali scadrà la proroga nel mese di settembre.

Quando uscì dalla casa materna, per recarsi dalla sua ex moglie, il ragazzo, alto circa un metro e 72 centimetri, indossava una t-shirt di colore nero con un simbolo viola, un paio di bermuda scuri e delle scarpe da ginnastica bianche. Pochi spiccioli e un telefono cellulare che risultò spento a partire da quel drammatico giorno. Lo stesso in cui i famigliari di Ivan, assistiti dall'avvocato Luca Laterza, si convinsero che non poteva trattarsi di un allontanamento volontario. La Procura della Repubblica di Lecce aprì un fascicolo, la cui titolare è il sostituto procuratore Paola Guglielmi. I parenti del 29enne, invece, tentarono ogni strada possibile, compresa quella della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", che tratta casi analoghi. Ma la vicenda, inquietante, è ancora ammantata di mistero e, soprattutto, omissioni di qualcuno che sa e non vuol parlare.

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