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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Appalto raccolta rifiuti: il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della Cogea

I giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto legittimi gli atti di interdizione emessi dalla Prefettura e la revoca dell'aggiudicazione provvisoria della gara a favore dell'Igeco spa, respingendo l'istanza cautelare della ditta

CASARANO - I giudici di Palazzo Spada (presidente Cirillo, relatore Dell'Utri) hanno rigettato il ricorso della Cogea contro la legittimità degli atti della Prefettura e del Comune di Casarano in riferimento alla informativa di interdizione ricevuta e alla revoca dell'aggiudicazione provvisoria dell'appalto sui servizi integrati di raccolta e spazzamento rifiuti a favore del'Igeco spa. Viene confermata, dunque, la sentenza del Tar di Lecce dello scorso 29 marzo, con l'assunzione delle tesi difensive poste dal legale del Comune di Casarano, l’avvocato Giuseppe Mormandi, contrapposte alla richiesta di sospensione della sentenza, avanzata dalla Cogea srl, con l’avvocato Pietro Quinto.

La vicenda concerne la gara indetta dal Comune di Casarano per l'affidamento del servizio di gestione dei servizi integrati di raccolta e spazzamento dei rifiuti solidi ed assimilati. L'appalto in questione era stato provvisoriamente aggiudicato alla Società Cogea il 10 febbraio 2012, prima che la stessa venisse revocata il 2 marzo 2012, all’arrivo in Comune dell’informativa interdittiva prefettizia nei confronti della Geotec. Contestualmente il servizio d'appalto veniva aggiudicato definitivamente alla ditta Igeco, seconda in graduatoria. Nella tarda mattinata del 3 marzo, in Comune arrivava il ricorso urgente della Cogea, mentre il Comune di Casarano riceveva dalla Prefettura di Lecce una ulteriore informativa interdittiva, relativa alla società Cogea.

L'amministrazione comunale, pertanto, sulla base della nuova informativa prefettizia a carico della Cogea, provvedeva a revocare nuovamente l'aggiudicazione provvisoria e a ri-affidare il servizio alla Igeco spa con decorrenza immediata, data l'urgenza e l'inderogabilità della situazione e per evitare il blocco di un servizio primario e essenziale come quello della raccolta rifiuti. Da qui, il ricorso della Cogea al Tar avverso la nuova revoca dell’aggiudicazione provvisoria e all’aggiudicazione definitiva a favore di Igeco ed avverso l'informativa interdittiva antimafia della Prefettura di Lecce. Il ricorso veniva rigettato dal Tar nel marzo scorso, dopo che l'appello avverso l'ordinanza cautelare del Tar era stato già rigettato dal Consiglio di Stato il 2 giugno 2012.

A questo punto, la Cogea ha proposto appello al Consiglio di Stato per annullare la decisione negativa di primo grado. E nella camera di consiglio del 31 maggio scorso, i giudici romani hanno rigettato la richiesta di sospensione dell'efficacia della sentenza, avendo peraltro considerato che il Comune aveva proceduto alla proroga del servizio alla Igeco sino al 2014, peraltro secondo la legge Salva Italia.

La decisione del Consiglio di Stato, terza sezione, in continuità e a conferma di quanto già affermato dal tribunale amministrativo salentino, recepisce la posizione espressa dal legale Giuseppe MormandiFOTO G. MORMANDI-2 e dall'Avvocatura di Stato sull'obbligatorietà della revoca dell'aggiudicazione da parte del comune nell'ipotesi in cui, come in questo caso, la Prefettura abbia emesso l'informazione interdittiva tipica "tenuto conto della documentazione in atti e della situazione esistente al momento dell'adozione dell'interdittiva".

A questo punto, la legittimità della procedura di gara posta in essere dal Comune di Casarano è ormai avvalorata da una serie continua di pronunce favorevoli, considerato che lo stesso Consiglio di Stato nell'ordinanza del 31 maggio scorso ha affermato che "l'appello non appare dotato del prescritto fumus boni iuris": vale a dire che i giudici hanno già ritenuto in sede cautelare l'infondatezza del l'appello, anticipando, sostanzialmente, l'esito finale della controversia.

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