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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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“Non potete donare il sangue perché omosessuali”. Dalla Asl le scuse

La vicenda ha riguardato una coppia di ragazzi, entrambi donatori di sangue. Si sono recati presso l’ospedale di Galatina, dove un medico ha rifiutato il loro gesto perché “soggetti a rischio”. La donazione è poi avvenuta, ma l’amarezza della coppia è rimasta

GALATINA – Una gaffe che non è sfuggita all’opinione pubblica. Un medico dell’ospedale “Santa Caterina Novella “di Galatina avrebbe, infatti, negato la possibilità di donare il sangue a due ragazzi, perché omossesuali. E, quindi, esposti a un rischio maggiore di sangue infetto. Le scuse, da parte della Azienda sanitaria locale leccese, sono arrivate nel giro di alcune ore. Ma la rabbia, quella, resta.

Secondo il racconto dei due ragazzi coinvolti nella vicenda, infatti, Salvatore Schimera Ceci e il compagno, Beniamino Sabetta, l’umiliazione è stata provocata da un professionista che ha negato loro un gesto di inequivocabile nobiltà. I due sono stati poi ammessi alla donazione: entrambi lo facevano da un pezzo, in diverse strutture, fino allo choc di questi giorni, quando sono stati bollati come “soggetti a rischio”. Il medico ha sottoposto loro un documento, risalente ad alcuni addietro, nel quale è indicata la normativa che disciplina le donazioni.

Tra le righe del “vademecum”, il “comportamento sessuale a rischio”.  Il medico si è dunque rifiutato di procedere con la donazione, motivando il tutto con discorsi che i due malcapitati hanno trovato arbitrari e privi di fondamento. Neppure l’arrivo dei carabinieri, allertati dai due ragazzi, ha potuto sciogliere la situazione, perché non nelle competenze dell’Arma. Il tempo di decidere se sporgere o meno denuncia, e il medico ha consentito la donazione, a suo dire, dopo una serie di approfondimenti. La vicenda si è chiusa lì. Con un gesto di generosità gratuita, e tanta amarezza.

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