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Sabato, 20 Aprile 2024
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Comune inadempiente sulla Tasi. Consiglieri di Galatina inviano esposto al prefetto

Dai banchi dell'opposizione la denuncia del pasticcio sulla Tasi che rischia di mettere in ginocchio le finanze dell'amministrazione della cittadina. Amante: "La maggioranza prenda atto del fallimento"

GALATINA – Mancano solo pochi giorni alla scadenza della prima rata della Tasi – 16 ottobre – per cui molte amministrazioni comunali erano state chiamate dal ministero dell’Economia e Finanza a definire entro il termine improrogabile del 10 settembre scorso le aliquote da applicare sulla tassa relativa ai cosiddetti “servizi indivisibili”. Cosa che ha lasciato un certo margine di discrezionalità ai Comuni, liberi di esigere dai cittadini somme più o meno esose in base alla situazione dei bilanci.

A Galatina, tuttavia, il termine previsto non sarebbe stato rispettato. Non solo, fanno notare alcuni consiglieri di minoranza, ma in data 8 settembre sarebbe stato inviato al ministero una delibera di Giunta mancante proprio del disposto di cui sopra e con cui si sarebbe dovuto stabilire la percentuale da applicare, ovvero l’aliquota sulla Tasi.

Un grave atto di “distrazione” che rischia di “spingere Galatina verso il fallimento non solo politico ma soprattutto finanziario” fanno notare a gran voce gli esponenti di Galatina in movimento, Galatina altra, nova polis Galatina e Movimento per il rione Italia. “Così com’è stata concepita – spiega il consigliere Marcello Amante – la Tasi non potrà essere applicata, con la conseguente apertura a ricorsi da parte dei cittadini”.

Situazione che dai banchi dell’opposizione è stata descritta e inviata al prefetto di Lecce, con tanto di allegati delle delibere approvate, la prima in data 8 settembre, e la seconda il 29 dello stesso mese. Quella, per intenderci, che avrebbe dovuto porre rimedio alla “distrazione” di cui si è detto pocanzi.

Infatti, in forza dell’articolo 1, comma 688 della Legge 27 – 12 – 2013 n° 147, meglio nota come Legge di stabilità, i Comuni sono tenuti a inviare in via telematica e nel termine previsto del 10 settembre, le deliberazioni concernenti le aliquote e le detrazioni, nonché i Regolamenti della Tasi. Eppure nella delibera di Giunta del comune di Galatina di detto regolamento non solo non vi è traccia, pur essendo stata inserita la dicitura, ma non si è provveduto ad alcuna approvazione dello stesso durante l’apposita seduta. Motivo che ha fatto ravvedere, anche se in netto ritardo, l’amministrazione galatinese e comportato l’invio della delibera sostitutiva. Peccato che quest’ultima sia stata fatta pervenire in data 29 settembre, dunque ben 19 giorni dopo la scadenza perentoria del termine previsto.

“Superficialità, improvvisazione, sistematica confusione regolamentare e utilizzo fantasioso e strumentale dei numeri, rischiano di far pagare un prezzo troppo alto a Galatina”, sostengono Amante, Antonio Pepe, Pasqualina Maria Villani e Giovanni Carlo Coluccia. “E’ per questo che chiediamo con forza l’intervento del  Prefetto di Lecce, affinché venga garantita chiarezza e legalità.” Una situazione che per la minoranza porterebbe, inevitabilmente, a una crisi di bilancio. E quindi politica, con il rischio di mettere in ginocchio il comune della provincia.

“Il primo cittadino e l’assessore al Bilancio De Donatis, con il resto della maggioranza, dovrebbero fare un passo indietro e assumersi la responsabilità del fallimento”, conclude Amante.

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