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Area commerciale in contrada Cascioni, l’iter va avanti tra le proteste

Il consiglio comunale ha approvato una variante collegata all'area commerciale. Vota contro solo Rifondazione Comunista. Le associazioni premono per una soluzione diversa puntando alla nascita di un grande mercato per l'agricoltura di qualità

GALATINA – Il consiglio comunale di Galatina, con i soli voti contrari dei due consiglieri della Federazione della Sinistra, ha approvato una proposta di variante collegata alla realizzazione di un’area commerciale che dovrebbe sorgere in contrada Cascioni, per opera della ditta Pantacom srl. Un progetto che ha mosso i primi passi nel 2007, sotto l’amministrazione di Sandra Antonica, e che ora sta entrando nella fase cruciale con quella di Cosimo Montagna. Il 30 di questo mese, a Bari, è in programma una conferenza dei servizi.

Le associazioni Forum Ambiente e Salute del Grande Salento e il Coordinamento civico per la tutela del territorio, della salute e dei diritti del cittadino – entrambi movimenti apartitici -, avevano convocato i cittadini per manifestare ai consiglieri galatinesi la contrarietà ad un’idea di sviluppo che, sostengono, comprometterà non solo lo stato dei luoghi e del paesaggio, ma anche la possibilità di un rilancio dal punto di vista agricolo basata sulla cosiddetta agricoltura rigenerativa: l’idea sarebbe quella di un mercato dove i produttori e i consumatori possano entrare direttamente in relazione, senza i processi di intermediazione che in genere fanno lievitare i prezzi.  Inoltre gli ambientalisti sperano che le osservazioni al Piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia, di cui molto si dibatte in queste settimana, possano portare ad un inasprimento del quadro vincolistico a tutela della contrada rurale.

Il voto di oggi costituisce un passo avanti sostanziale verso il via libera definitivo che dovrà comunque arrivare in una prossima seduta dell’assise cittadina. La giunta di Galatina è convinta che da un futuro insediamento commerciale possano scaturire possibilità occupazionali imperdibili in questi anni di crisi e che il bosco previsto attorno all’area commerciale possa essere considerato un ristoro ambientale adeguato. Non la pensa allo stesso modo l’assessore all’Urbanistica, Roberta Forte (Rifondazione comunista), che ha sempre negato il sostegno al progetto, ma la sua posizione è rimasta isolata. 

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